COSTRUIRSI UN MOTARD
(testo CHO)
Fase prima: il budget ed i cerchioni
CHO è un bravissimo preparatore
campano (questa sopra è la sua TT600), pieno di inventiva
e con molta esperienza nel settore supermoto, le considerazioni
ed i dati da lui forniti sono basati sulla sua esperienza diretta
e quindi ad altissima attendibilità.
Posaja
Si può semplicemente montare due
ruote derivate da una moto stradale, oppure sbizzarrirsi nel tuning
più estremo;
di seguito cercherò di chiarire i punti fondamentali di
una trasformazione supermotard, cercando di fare chiarezza anche
su alcuni punti spesso trascurati…
Per praticità divido le fasi della trasformazione di una
moto enduro o cross in supermotard nelle seguenti sezioni:
1 Ruote
2 Impianto frenante
3 Sospensioni
4 Posizione di guida e comandi
5 Varie
|
Fase 1
La disciplina del Supermotard sta sempre
più prendendo piede nel nostro paese e non solo, sempre
più possessori di moto enduro o cross desiderano trasformare
la propria amata (la moto ovviamente) in una "serpe"
agilissima tra i cordoli e nel misto stretto,ma con fondo asfaltato
anziché composto da terra, fango e sabbia. Le strade
percorribili possibili sono tantissime ed ovviamente portano
a risultati differenti, molto purtroppo dipende da quanto si
vuole e si può investire in questa trasformazione e questo
credo sia il primo punto da stabilire, cioè il budget
disponibile per l’intervento…
|
|
1 Ruote
Questa è la componente principale di una trasformazione supermotard,
le misure dei cerchioni sono simili alle moto stradali,cioè
diametro 17 pollici, oppure in alternativa 16,5 pollici, con larghezza
del canale del cerchio 3,50 pollici (con rarissime eccezioni) per
l’anteriore, per il cerchione posteriore, invece, stesso discorso
per il diametro che è di 17 pollici, oppure 16,5 pollici,
con larghezza del canale del cerchio che va da 4,25 pollici a 5,50
.
Il diametro del cerchio determina una differente reattività
del veicolo, più agile con diametro inferiore, per cui il
cerchio da 16,5 sarà più rapido nei cambi di direzione
(teniamo però presente che questa è una misura utilizzabile
solo in pista dato che non esistono pneumatici omologati per l’utilizzo
stradale).
Anche la larghezza del cerchio è importante per la maneggevolezza,
quindi un canale più stretto,ad esempio un 4,50" sarà
preferibile ad un 5,50" in una pista molto stretta e tortuosa,mentre
il 5,50" sarà da preferire in un circuito molto scorrevole
e veloce, in definitiva la scelta delle misure delle ruote rappresenta
un’importante punto per determinare le caratteristiche del
mezzo. Un buon compromesso che ben si adatta a tutti i percorsi
è 3,50"x17" all’anteriore e 5,00"x17"
al posteriore.
|
Stabilite le misure dei nostri cerchi
possiamo passare al tipo di cerchi, esistono moltissimi modelli,
che ovviamente hanno differenti caratteristiche, prestazioni e
prezzi:
Cerchioni in lega leggera
Cerchioni a raggi
Cerchioni a raggi Tubeless
Cerchioni in lega forgiati
Cerchioni in carbonio
|
I cerchioni a raggi sono
il tipo di ruota più utilizzata nel supermotard, questa scelta
unisce un costo abbastanza ridotto rispetto agli altri prodotti
ad ottime caratteristiche per l’utilizzo motard, sono molto
simili ai cerchioni da enduro e cross, quindi adatti ai tratti sterrati
e anche nei tratti asfaltati sono ottimi perché assorbono
le sconnessioni del manto stradale, inoltre essendo abbastanza elastici
facilitano anche fasi di guida come la derapata (tanto cara ai motardisti)
e in accelerazione tendono ad assorbire lo strappo causato dalla
potenza del motore. In definitiva sono ancora la migliore scelta
in questa particolare disciplina. |
|
|
I cerchioni in lega leggera,
ad esempio quelli di derivazione Cagiva Mito, sono un’ottima
scelta per chi desidera affrontare una piccola spesa ed iniziare
ad avvicinarsi al mondo del supermotard, dalla loro hanno il costo
ridotto, per contro hanno un’elevata rigidità non adattissima
hai tratti di sterrato di un circuito supermotard ed un peso un
po’ elevato, ma sicuramente ottimi per un’utilizzo stradale. |
I cerchi a raggi specifici per copertoni tubeless,
quindi senza camera d’aria, uniscono i vantaggi dei cerchi
a raggi classici,ad un peso minore dovuto all’eliminazione
della camera d’aria ed hanno anche il vantaggio di permettere
un riscaldamento uniforme dello pneumatico, inoltre con questo tipo
di cerchioni non si corre il rischio di strappare la camera d’aria
a causa dello scorrere del pneumatico sul cerchione.
In definitiva un prodotto di fascia alta per prestazione e con un
costo abbastanza elevato.
|
|
|
Un altro tipo di cerchioni
sono quelli in lega ma forgiati, veramente eccellenti per il peso
ridotto che dona grande maneggevolezza al veicolo, per contro hanno
un’elevata rigidità che richiede un perfetto setting
delle sospensioni per assorbire le sollecitazioni che il cerchio
non può attutire, ottimo prodotto per circuiti esclusivamente
asfaltati. |
I cerchi in carbonio sono un prodotto esclusivo e a mio
parere danno un colpo d’occhio incredibile, uniscono una
leggerezza e quindi una sensazione di maneggevolezza eccezionale
al veicolo (ciò determina alte prestazione sui tratti asfaltati,
sicuramente superiori alla concorrenza) per contro hanno un’elevata
rigidità che non aiuta a smorzare le sollecitazioni dovute
alle asperità del percorso, quindi come per i cerchi forgiati,
richiedono un delicato setting delle sospensioni.
Per contro hanno un costo elevato.
|
Salta direttamente al tutorial su:
Vai alla fase... |
|