Aprilia RXV450
Eccoci puntuali tornare alla rubrica delle prove degli
Enduristi Anonimi.
Questa in particolare ci rende entusiasti per molti
e diversi motivi.
In primo luogo perchè si tratta di una moto
4 tempi, per di più italiana; secondo poi perchè
abbiamo partecipato, sette mesi or sono, alla sua presentazione
al Salone del motociclo di Milano e già lì c'era
tanto piaciuta.
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La moto testata non è il modello di produzione
di serie, ha infatti subito alcune modifiche (come l'apposizione
di minitabelle porta numero qui a destra ritratte in foto) |
Stiamo ovviamente parlando della enduro bicilindrica
di casa Aprilia nella sua cilindrata di 450 cc ideale per la
pratica del fuoristrada
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Lo scarico è prodotto dalla stessa Aprilia,
ma differisce rispetto a quello di serie, infatti è in
titanio; è stato applicato un avvolgente paramotore in
alluminio e la forcella anteriore ha subito la preparazione
da Poletti.
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Interessante il sistema di monitoraggio
del livello dell'olio lubrificante che consta di un tubetto
posto di fianco al serbatoio supplementare in alluminio che
alloggia dietro al cannotto di sterzo (foto a destra).
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Qui a sinistra è visibile il pulsante che "eccita"
il circuito elettrico dell'iniezione elettronica.
Accanto al bottone rosso d'accensione
vediamo il pulsante giallo che innesta l'arricchitore per le
partenze a freddo, elettronico anche questo meccanismo.
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Particolare la posizione longitudinale/trasversale
del serbatoio gas del mono posteriore.
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Nonostante il prezzo del mezzo e il
problema dei pesi, la molla continua ad essere in acciaio e
non in titanio come in altre moto di serie.
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Un'opera d'arte è
invece il forcellone in alluminio, eleganza e resistenza sapientemente
mixate; la firma incisa nello stampo (visibile dietro alla molla
del mono nella foto qui a destra) è più che giustificata,
avrebbero potuto metterla anche più grossa ed avremmo continuato
a dargli ragione! |
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Imponenti le dimensioni dei mozzi, secondo Manuel (nostro
tester ufficiale) questa è una strada da poter percorrere
per la riduzione delle masse.
Freni a margherita, pinze e pompanti potenti anche
se il posteriore risulta migliorabile nella modulabilità,
visto che tende lievemente al bloccaggio.
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Il tappo olio si trova sul serbatoio affogato nel bel
telaio in tralicci d'acciaio che sposano uno scatolato alu poco
prima del perno forcellone.
La linea è aggressiva e filante
anche se un pò squadrata, può piacere o non piacere
(a noi ce piace eccome!! )
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Gli ingombri e le dimensioni del mezzo
sono assolutamente sovrapponibili a quelle delle monocilindriche
concorrenti, forse è un pò più alta di
sella.
Solo nella parte più anteriore
dei convogliatori le plastiche si allargano leggermente al di
fuori dei canoni consueti creando qualche perplessità
per chi ama la guida molto avanzata. In questo pecca anche la
conformazione del serbatoio largo e basso e di capienza non
adeguata ai consumi elevati della moto
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Veniamo ora al comportamento in pista
rilevato dal nostro tester Manuel.
La moto gira molto bene, ha una potenza
pressoché infinita e molto ben gestibile soprattutto
in uscita di curva e nel veloce, complice le masse un pò
elevate.Il comportamento della forcella non è ideale
dato che tende a cedere molto nella parte iniziale chiudendo
lo sterzo in impostazione curva.
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La risposta pronta del propulsore fa si che il posteriore
scivoli dolcemente in derapata sotto il pieno controllo del
pilota.
La docilità con cui la coppia viene erogata
permette anche una trazione inaspettata nelle situazioni a scarso
grip come il superamento delle mulattiere in pietra.
Purtroppo non è stato possibile testare la moto
sul fango vista la stagione secca in cui l'abbiamo provata.
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Nello stretto in fettucciato da il
peggio di sé, sia per la forcella cedevole (monta una 46
mm, ma sembrerebbe più opportuna l'adozione per lo meno
di una 50 mm), sia per il maggior peso avvertibile rispetto alle
rivali. |
Veniamo ora alla prova per l'utilizzo amatoriale tenuta
dal sottoscritto...
Non vi nascondo che l'emozione a cavalcare
questa sella è stata notevole. Salito in groppa non mi
sono trovato spaesato, anzi la sensazione è quella di
sedere su un mono molto ben studiato dal punto di vista ergonomico;
comandi e pedane stanno nella posizione ideale e la posizione
di guida mette subito a proprio agio.
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Il motore è una vera scoperta, potenza tantissima,
ma erogazione altamente gestibile, è una moto quasi ideale
per l'uso domenicale se non fosse per il prezzo, la capacità
ridotta del serbatoio carburante ed il fatto che lo scarico
posizionato sotto la sella è stupendo, ma dopo un pò
brucia le chiappe! Parlare di "sensazione" di chiusura
dello sterzo è un pò eufemistico, la forcella,
infatti, lavora malissimo in compressione, almeno per il primo
tratto ed andare in terra in prossimità del paletto ci
appare più che una remota probabilità. Nel complesso
però favolosa e lo "spazzoling"che in uscita
di curva la caratterizza è di estremo godimento.
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Come di consueto proponiamo il filmato
della prova, cliccando il tasto destro del mouse e selezionando
salva con nome potrete scaricarlo dall'anteprima qui a sinistra. |
Si ringrazia Aprilia ed il Team Libianchi di Colleferro
che hanno reso possibile il test fornendo il mezzo.
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