CABALLERO 125
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Testo: Posaja
Foto: Pettolino |
Sempre grazie al prezioso
supporto del Team Racing Project di Bergamo abbiamo avuto la possibilità
di testare in anteprima il nuovo Caballero 125 della Fantic (per
la gioia del nostro Walter )
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La piccola italiana si presenta da subito altamente
rifinita e curata fin nel più piccolo dei particolari.
Dalle pedane, ai comandi in genere, alle sovrastrutture
per culminare nel reparto sospensioni tutto è all'insegna
del racing factory 100%
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INFO TECNICHE
(direttamente da Fantic Motor)
CABALLERO 125 4T (Euro 3), disponibile
in 4 versioni: Superseil Motard (a 4.100 euro), Regolarità
Casa (4.100 euro), Regolarità Competizione e Competizione
Cross (entrambi a 5.1OO euro). Per tutte, forcella Marzocchi
da 40 mm, “mono” Marzocchi con doppia regolazione,
forcellone in alluminio, doppio terminale di scarico e avviamento
elettrico o a pedale. Per chi non si accontenta dei 13 CV di
potenza (15 CV per le versioni Competizione), c’è
un kit di potenziamento che porta la cilindrata a 150 cc.
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Mono e forcelle rovesciate sono entrambe
Marzocchi, garanzia di qualità ai massimi livelli possibili!!
Le rovesciate anteriori da 40 mm di
diametro per stelo sembrano perfettamente adeguate alle masse
in gioco.
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Laddove il tricolore non
arriva e si arrende al vento dell'est è sul propulsore
di evidente stampo cinese, un quattro tempi monoalbero in testa
che grida "motozzappa" (in realtà il gingillo
viene dal Brasile - fonte ESIR, ma è la stessa melassa).
La versione in prova era quella priva
dell'avviamento elettrico, sacrificio all'insegna della ricerca
del mezzo cavallo in più (quì si che fa la differenza).
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La cura per tutto l'intorno del propulsore
si spinge ben oltre il sostanziale, sino al superfluo dei freni
a margherita e dei mozzi estrusi dal pieno, lucidati ed anodizzati.
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Bella la preparazione di questo mezzo ufficiale che
c'è stato fornito impreziosito da uno scarico racing
Acrapovic (foto in alto) in luogo del pur bello sdoppiato con
compensatore sul collettore (foto a sinistra).
Segnaliamo la scarsa corsa della pedivella d'avviamento
che può costringere ad avviamenti a spinta soprattutto
a freddo.
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Snellissima la silouette del mezzo
che sparisce tra le ginocchia non lasciando la benchè
minima sensazione di peso nei cambi di direzione.
Dei finti convogliatori in plastica
ci strappano un sorriso per la loro inutilità su questo
modello privo di radiatori e circuito di raffreddamento a liquido.
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Un tuffo al cuore e tanti ricordi evocati
dalla lettura delle decalcomanie sulle tabelle laterali "REGOLARITA'
competizione"
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La prova dinamica lascia forzatamente
un pò delusi, accanto a tanto equilibrio d'impostazione
e raffinatezza di sospensioni si lamenta una cronica assenza
di cavalleria in alto, in basso, ed in ogni dove!
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Scaricate la video prova
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Per concludere possiamo fare qualche
considerazione di carattere personale esprimendo la nostra gioia
nel rivedere la casa nazionale profondere impegno con così
tanta cura nella disciplina dell'enduro.
Se nel proseguio delle scelte aziendali
il filone riaperto dal caballero 50 codice, presentato lo scorso
anno, e del 125 oggi in prova, seguiranno modelli di maggior
appetibilità per l'utente adulto, siamo sicuri che il
destino Fantic sarà proiettato verso gli antichi splendori
e con tutta probabilità surclasserà gli storici
successi già conseguiti.
Allo stato questo mezzo si presenta
come una delle migliori scelte per mettere in sella i campioncini
di domani.
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La riprova risiede nel fatto che alle
prove di campionato nazionale la classifica 125 4t sembra quasi
un monomarca (foto in alto).
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In attesa della gamma
2t o di prossimi 4t dalle cubature maggiormente adatte all'attacco
delle classifiche generali in gara, non ci resta che esprimere
plauso all'odierna produzione, raffinata ed efficace in puro italian
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