2222
GORI 125 1976

Testo: Mauro

Foto: Mauro

Questo mese, vi parlerei della Gori.


Moto Gori….un nome importante per la storia della Regolarità negli anni “70.
Come azienda produttrice di moto, la Gori, nasce nel 1968, anche se Giancarlo Gori si occupa di motori già dal 1957, anno in cui apre la sua prima officina di riparazione ed elaborazione di motori.
Il padre di Giancarlo Gori, Vasco, vantava un passato di valente meccanico e di pilota di buon livello sin dal primo dopoguerra.
Anche Giancarlo si cimentò nelle competizioni con i kart.

SCHEDA TECNICA

Motore

  • Monocilindrico due tempi raffreddato ad aria
  • testa e cilindro in lega leggera, canna in ghisa
  • Alesaggio e corsa......54x54 mm
  • Cilindrata..................123,6 cc
  • Compressione...........11,3 : 1
  • Potenza....................24 cv a 9.800 giri
  • Accensione...............Elettronica Motoplat
  • Alimentazione...........Carburatore Bing 84/32/1001
  • diametro diffusore 32mm miscela al 3%
  • Capacità serbatoio 8 litri di cui 1,5 di riserva
  • Frizione....................A dischi multipli in bagno d’olio
  • Cambio....................In blocco a 7 rapporti con innesti frontali

    Ciclistica

     

  • Telaio...........Doppia culla continua in tubi d’acciaio
  • Sospensioni
    • Anteriore forcella Ceriani con steli da 35 mm
    • posteriore:due ammortizzatori Ceriani
  • Freni:
    • A tamburo Grimeca conici in lega leggera;
    • anteriore e posteriore 140 mm di diametro
  • Ruote:
    • Ruote a raggi con cerchi Akront
    • Anteriore 21”, posteriore 18”
  • Pneumatici ...............Anteriore 3.00-21 posteriore 4,00-18
  • Dimensioni (mm):
    • Lunghezza 2.200, interasse 1.440,
    • larghezza manubrio 1.170Altezza sella 940,
    • altezza pedane 330
  • Peso a vuoto............98 Kg
  • Prezzo.....................1.390.800 lire

Dati rilevati durante le prove effettuate dalla rivista Motociclismo Fascicolo numero 12/1976

 

  • Velocità max 110,090 Km/h

  • Accelerazione 0-400 metri in 17,058 secondi

  • Peso a vuoto 105 Kg


Le prime elaborazioni che cominciarono a rendere famosi i Gori, furono quelle operate sulle Lambrette e che diedero origine alla rivalità con Gualtiero Ancillotti, anch’egli toscano e preparatore di Lambrette.
In quegli anni nasce la scuderia Gori Vasco e figlio, che nel 1962 vince il campionato regionale di Regolarità.


Alla chiusura della Innocenti, Gori si dedica per un breve periodo all’elaborazione delle Vespe che abbandona presto, perché non le ritiene sufficientemente performanti.
Nel 1968 nasce la prima Moto Gori.

La rivale Ancillotti, già produceva le prime Ancillotti -Beta 50 Cross.


Con questa sua prima moto, Giancarlo, realizza un suo grande sogno, assicura il prosieguo dell’attività e rinverdisce le sfide con il rivale di casa.


Denominata Gori 50 Cross, con telaio progettato da Giancarlo e costruito da Verlicchi, motore Minarelli 4m preparato, serbatoio-sella-codino in fiberglass, espansione, sospensioni Ceriani, la moto ottiene un buon successo, che spinge Giancarlo a presentarsi in veste di costruttore, al Salone di Milano.

Le prime moto, vengono commercializzate con il nome di Gori-Bimm, per superare velocemente le questioni relative alle concessioni delle omologazioni.


Al Salone di Milano, vide il motore Sachs montato sulle Hercules e ben presto, questo, prese il posto del Minarelli.
Dopo la cura Gori, il Sachs 50 arrivava ad erogare 10CV.
La prima 125 è del 1972, il numero di addetti in azienda continua a salire e le vittorie cominciano ad arrivare con regolarità, grazie a Gianfranco Cimberio nel Campionato Italiano Cadetti Cross, a Fausto Oldrati nella Regolarità e ad Urban Cravillon vincitore per due anni consecutivi del campionato Belga di Cross.


Nel 1976 il motore a 7 marce prende il posto del 6 m.
Mentre i 50 e 75 cc continuano ad ottenere buoni riscontri di mercato e successi sui campi di gara, il 125, proprio a causa del motore, subisce delle battute di arresto, anche se la “cura Gori” si fa sentire così bene da permettere a Oldrati di vincere la Medaglia d’oro alla 6 Giorni del 1976.
Gori continuerà a montare i Sachs 7m fino al 1980, cioè fino a quando la SWM, esclusivista dei motori Rotax, offre a Gori un certo numero di motori da utilizzare sulle sue moto da Regolarità.

Tutta la moto viene riprogettata, Gori riprende velocemente quote di mercato, ma quando la crisi economica che affligge la SWM provoca la sospensione della fornitura dei motori e non viene trovata una valida alternativa ai Rotax, nel 1983, Giancarlo Gori decide di cessare l’attività dopo aver venduto nei suoi 14 anni di vita circa 15.000 moto.
La moto che vi presento è una della serie dotata del 7 marce.

La moto è del 1978, è conservata e rispetto alle caratteristiche sotto riportate, monta al posteriore due ammortizzatori Corte & Cosso a gas

(sopra il particolare dei caratteristici mozzi conici)

Appuntamento al prossimo special sulle regolarità

Mauro

top