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Le 300 di casa Husqvarna!

Tra motori due tempi e quattro tempi Husqvarna si pone al centro ed adotta il tre!! Tranquilli, non parliamo dello sviluppo di un fantomatico propulsore a tre cicli, ma della cilindrata dei due modelli inediti presentati per la prima volta in listino per la stagione 2009 dal marchio ormai passato alla BMW.

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Parliamo, ovviamente, delle attesissime TE 310 a benzina e della zanzarina WR 300, motorizzazioni differenti per un risultato tutto sommato abbastanza simile che abbina docilità e facilità d'uso concedendo un pizzico di peperoncino in più alla sorellina "sputaolio" in contropartita di una maggiore semplicità di guida e una maggiore trazione per la 310.

Grazie alla disponibilità dell'Officina GALLINGOMME di Compiano (PR), in collaborazione con OSELLINI MOTO abbiamo potuto provare le moto su un vero percorso di enduro realizzato in fettucciato all'interno di un tratto di bosco.

Salite, discese, gradoni di roccia, fango e fogliame umido caratterizzavano il terreno in una giornata temperata e soleggiata, queste le ideali condizioni in cui si è svolto il test che ha così permesso di apprezzare al meglio le doti di guidabilità di questi mezzi.

Iniziamo a parlarvi della TE 310, il modello che ci ha maggiormante impressionato e con cui abbiamo indugiato più a lungo alla guida.

Partiamo, come nostra abitudine da una breve carrellata di dati tecnici, forniti dalla casa.

SCHEDA TECNICA

Motore e meccanica

Tempi

Cilindrata [cm³]

297.6 cm³

Numero cilindri

Avviamento

E/P 

Raffreddamento

a liquido 

Marce

Freni

D-D 

Misure freni [mm]

260-240 mm

Impianto di scarico

Euro 3 

 

Dimensioni e pesi

Altezza [mm]

963 mm

Lunghezza [mm]

2267 mm

Peso [Kg]

107 Kg

Serbatoio [l]

7.2 l

Misura dei cerchi [pollici]

21-18 pollici

Già da tempo erano in molti a montare la modifica della termica che portava la piccola TE 250 ad un incremento di cilindrata vicino ai 300 cc. totali, questa facile elaborazione, infatti, si è subito dimostrata molto redditizia in termini di "schiena" per il contenuto propulsore, che, a fronte di un ottima potenza, risultava troppo vuoto ai bassi regimi obbligando ad una guida molto aggressiva, poco adatta agli amatori.

Ed in effetti entrambe le 300 sono indirizzate proprio al pubblico dei non agonisti e pongono, per questo, al centro dello sviluppo la filosofia dell'utilizzo facile.

Tante le interessanti soluzioni tecniche di livello adottate sulla TE, come il comando frizione idraulico (foto a destra) o il polmone d'espansione del liquido di refrigerazione disegnato in modo da incastonarsi tra il motore ed il monoammortizzatore posteriore (foto in basso) per sfruttare al massimo le volumetrie a disposizione.

Il risultato finale è quello di ottenere una moto estremamente compatta e leggera, dotata di un livello di finiture impeccabile, paragonabile alle giapponesi.

(foto in alto: manopole brandizzate, una vera chicca!)

Belle le linee e la grafica che quest'anno, seguendo l'ultima moda in voga, esalta l'uso del bianco come colore principale.

Ottima la mappatura della centralina ed il funzionamento dell'iniezione elettronica che alimenta questa piccola quattro tempi. Ormai le differenze con gli impianti a carburatori non si fanno più sentire come invece accadeva nei primi tentativi di adozione di questo innovativo sistema di alimentazione, reso obbligatorio dalle sempre più stringenti norme antinquinamento.

Prima di passare alla prova del fuoco per raccontarvi del comportamento dinamico di questo gioiellino, ripercorriamo brevemente alcune caratteristiche tecniche della sorellina a miscela.

Il WR 300 è un modello che si butta all'inseguimento di una delle fasce di mercato più in crescita degli ultimi anni. I due tempi di questa cilindrata, infatti, riscuotono un sempre più largo numero di consensi grazie alla tipologia di sviluppo che ne esalta le doti di erogazione ai bassi e linearità, rendendoli molto più docili e sfruttabili rispetto agli scorbutici 250 pronto gara.

Ma veniamo agli scarni dati tecnici a nostra disposizione.

SCHEDA TECNICA

Motore e meccanica

Tempi

Cilindrata [cm³]

293.1 cm³

Numero cilindri

Avviamento

Raffreddamento

a liquido 

Marce

Freni

D-D 

Misure freni [mm]

260-220 mm

Impianto di scarico

Euro 3 

Dimensioni e pesi

Altezza [mm]

975 mm

Lunghezza [mm]

2230 mm

Peso [Kg]

104 Kg

Serbatoio [l]

9.5 l

Misura dei cerchi [pollici]

21-18 pollici

A livello visivo, poche sono le differenze con la 310, dalla sella è possibile notare solo l'adozione della più tradizionale frizione a cavo in luogo dell'idraulica (foto sopra), ma se si guarda il motore spicca subito la grande pancia dell'espansione dei gas di scarico, assente sul modello a 4t.

Per testarne le doti ci siamo affidati all'esperienza da duetempista dell'amico CAPITANO (foto in basso) che si è cimentato per noi alla guida di questa piccola zanzara.

Il propulsore è direttamente derivato dal 250 di cui adotta lo stesso blocco motore, completamente diversa è, però, la messa a punto. Ridisegnato del tutto l'impianto di scarico, che vede espansione e silenziatore crescere di volume per far fronte alla maggiore quantità di fumi esausti prodotti ad ogni ciclo.

Il comportamento sul campo di questo bel mezzo non ha stupito più di tanto, si trova quello che ci si aspetta, una moto facile, reattiva e potente che permette un utilizzo sia rilassato che aggressivo e porta dalla sua i vantaggi di un peso estremamente contenuto e di costi di manutenzione anch'essi molto esigui rispetto ai 4t.

(foto in alto:CAPITANO in action)

C'è da dire, che sul giudizio finale, ha sicuramente pesato in maniera negativa la taratura standard delle sospensioni forse troppo chiuse per il tipo di fondo viscido in cui si è svolta la prova.

Se non vedi il video scaricalo QUI

Veniamo ora a dirvi la nostra sulla 310, un mezzo davvero divertente e facile!

Il piccolo trattorino di casa Husqvarna c'è piaciuto un sacco!! Sebbene non brilli per potenza del motore in senso assoluto, risulta di una facilità d'uso impressionante, che non stanca mai braccia e gambe.

E' sorprendentemente dotato di trazione, qualità di cui era molto più avara la sorellina 250. La 310, infatti, permette di uscire con una marcia in più anche a manetta parzializzata, evitando così le derapatone sullo sporco, come gli spegnimenti involontari per i vuoti di sottocoppia.

Il percorso sul fogliame bagnato ha esaltato ancor più le sue doti di gestibilità dell'erogazione facendocela apprezzare al massimo.

Buone anche le sospensioni che ci sono apparse molto efficaci sia a velocità basse che nei tratti guidati a gas aperto. Husqvarna da questo punto di vista ci ha da sempre abituati ad altissimi standard qualitativi, specie per quel che riguarda la forcella anteriore che sulla gamma 2009 resta fedele al marchio Marzocchi (un nome una garanzia).

Ed anche per questa anticipazione è tutto, Enduristi Anonimi ringrazia GALLINGOMME, OSELLINI MOTO e CROSSIMPORT che ha fornito l'abbigliamento dell'americana On&Off usato per il test e vi rimanda ai prossimi servizi sulle novtà del prossimo anno direttamente dal Salone del motociclo di Milano.

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