YAMAHA WR
125 2007 |
Test driver: Posaja
Foto & Video: Pet |
Era stato il nostro scoop del 2006, anche
quest'anno l'abbiamo provata e siamo di nuovo primi! Parliamo
ovviamente di Yamaha WR 125, un modello non importato da Belgarda
e molto raro da reperire sul mercato.
La casa dei diapason, infatti, sembra
non puntare più sui due tempi per il mercato europeo.
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Pochissime le differenze rispetto alla versione 2006,
tantissime, invece le elaborazioni sul modello in prova, che
è un mezzo ufficiale portato in gara nelle prove di campionato
italiano, europeo e mondiale dal nostro eccezzionale MANUEL
LUCCHESE, che ringraziamo per avercelo messo a disposizione
per il test.
La personalizzazione è totale a partire dalla
livrea gialla in luogo della classica blu.
Ma prima di passare a descriverne i particolari e darvi
le impressioni di guida, facciamo una veloce carrellata sui
dati tecnici di questa particolare moto.
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SCHEDA TECNICA
Motore
- Tipo Monocilindro, 2 tempi
- Raffreddamento A liquido
- Cilindrata 124 cc
- Alesaggio x corsa 54 x 54,5 mm
- Rapporto di compressione 8,6-10,7:1
- Potenza massima nd
- Coppia massima nd
- Lubrificazione Premiscelata
- Carbutatore TMX38
- Accensione CDI
- Avviamento A pedale
- Trasmissione Catena
- Distribuzione con YPVS
- Cambio 6 marce, sempre in presa
- Capacità serbatoio carburante
8 litri
- Quantità olio 0,7 litri
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Telaio Doppia culla in alluminio
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Sospensione ant. Forcella telescopica
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Sospensione post. Forcellone a
leveraggio progressivo
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Freno ant. Disco 250 mm
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Freno post. Disco 245 mm
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Pneumatico ant. 80/100-21 51M
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Pneumatico post. 140/80-18 57M
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Escursione ant. (mm) 300
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Escursione post. (mm) 315
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Punto di forza della "zanzara"
di casa Yamaha è la leggerezza, esasperata già
nel prodotto di serie e amplificata su questa factory.
Tutto quì è al top, nessun
particolare lasciato al caso o comunque di serie.
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A cominciare dal propulsore che vede
il gruppo termico marchiato Athena, casa con cui Manuel collabora
per lo sviluppo di questa linea di prodotto. Anche l'elettronica
è stata ridisegnata.
I carter sono in magnesio. Lo scarico
è stato studiato per far rientrare questa ottavo di litro
nei ristretti vincoli d'emissione acustica imposti dalle competizioni
internazionali.
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Sospensioni lavorate ad arte, sono
state aperte e completamente riviste per "tagliarle su
misura del pilota" come del resto tutta la moto.
Nella foto in alto, molla in titanio
e serbatoio del freno posteriore maggiorato per evitare il surriscaldamento
del liquido e la perdita di prestazione nell'uso intenso.
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Come se ce ne fosse bisogno a questo
WR, che è già la moto più leggera in commercio,
viene fatto un trattamento di riduzione generale dei pesi attraverso
l'utilizzo di materiali nobili senza risparmio.
Fibra di carbonio per serbatoio, proteggi
espansione, paramotore e silenziatore, titanio per le pedane,
ergal per le leve forgiate, mozzi taloon oro e cerchi excell
neri.
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Le leve in particolare hanno il sistema
a snodo con molla di ritorno antirottura, una vera chicca!
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Ma veniamo a dirvi se e come balla questa
bella!
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Appena in sella la sensazione è
quella di stare seduti su un telaio nudo di una moto in officina
per manutenzione, il serbatoio, infatti, sparisce dentro ai
convogliatori e la leggerezza complessiva fa escludere la presenza
del motore nella culla di tubi d'alluminio.
Il motore gira molto alto e bisogna
guidarla obbligatoriamente in modalità "aggressive"
altrimenti soffre.
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In conclusione, malgrado la preparazione importante
a cui il mezzo in prova è stato sottoposto, emerge distintamente
il carattere di fondo di questo bel modello.
Una moto estremamente efficace e semplice di impostazione,
che aiuta per la facilità estrema con cui si possono
gestire le esigue masse (è la moto più leggera
mai provata!).
Il recente rilancio dei due tempi ci lascia speranzosi
in un rientro ufficiale di Yamaha sul mercato Nazionale con
l'immissione sulla piazza di un numero utile di questi modelli
che, attualmente, restano pezzi introvabili. Gli appassionati
faticano a reperirli e i media li snobbano per mancanza di un
impegno economico diretto della casa madre. Anche questa politica
del "se non paghi non pubblico" è pratica opinabile
per i mezzi detti "di divulgazione".
Anche per quest'anno siamo i primi e ce ne facciamo
vanto. Appuntamento al prossimo test!
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