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Piccola storia della Regolarità: "Jawa, la Cenerentola?"

Testo: DonSeb & Michele Cuoccio

Foto tratte da: www.autosoviet.altervista.org; www.motosportcz.cz; www.enduromagazine.com; www.jawa.eu

Condivido con voi, alcune notizie prese da un sito che vale davvero la pena visitare AUTOSOVIET, di proprietà del grande esperto di storia e motori dell'Est-europeo, Michele Cuoccio. Egli scrive queste parole di introduzione al marchio Jawa: «Se chiedete a una persona discretamente esperta di moto che Marca sia la Jawa, l'interpellato vi risponderà che si tratta di una fabbrica che produce vecchie e fumanti moto a due tempi, le più datate e meno costose che si possano reperire sul mercato europeo.

E' sicuramente un peccato che tale Casa si sia creata questa umiliante fama di "Cenerentola delle moto", in quanto il suo glorioso passato le faceva meritare sicuramente un presente migliore di quello attuale».


Tutto a inizio con Frantisek Janecek che cominciò a costruire motociclette, nel 1929, quasi a diversificare gli interessi della sua fabbrica che produceva armi nella ex Cecoslovacchia. Con il tempo la Jawa, siamo alla fine della seconda guerra, intorno al 1947, diventa un marchio di notevole importanza in tutto l'Est-europeo e tre anni dopo, nel 1950, la Jawa si affaccia nel mondo della Regolarità.

Nella foto a destra, la Typ 655/01 di 125cc del 1967 con ben 13 cavalli di potenza.

 

Masita ai nostri giorni ancora su di una Jawa-CZ

 

Nella foto a destra, una 400

Negli anni '70 Jawa si esalta costruendo moto rocciose, forse facili da domare, ma competitive. Guidate da piloti come Masita, Mzarek e Cespiva, fecero incetta di titoli iridati, con 14 fra titoli iridati e Vasi d'Argento ISDT.

Foto in alto: Cespiva all'Isola di Man 1971

sotto una 250 dei primi anni '70

Venne realizzato anche un modello con un telaio "a banana"

 

Eccola ritratta nella foto a destra dove si può facilmente notare la anomala struttura del montante curvo.

Infine una grossa 510cc

 

 

Nel 1990 l' impegno nell' enduro termina definitivamente, a causa della crisi economica: finisce così la grande tradizione della Casa ceca in questo settore. Ancora, Michele Cuoccio ci informa: «Il declino della produzione Jawa, coincide con l'inizio del crollo dell' impero sovietico. In quell'anno, infatti, la Casa si preparava a consegnare 100.000 moto al mercato sovietico (come accadeva da diversi anni, in quanto l'URSS era il principale mercato delle moto cecoslovacche)

Negli anni '80, comincia il declino sportivo delle Jawa Regolarità, anche se la Casa Ceca costruisce dei buoni modelli, come questi che possiamo vedere.

Questi i prototipi:

Centinaia di migliaia di 350, inizialmente destinate al mercato sovietico, rimasero ad arrugginire nei piazzali della vecchia fabbrica, invendute. Nè si poteva trovare un altro mercato dove piazzarle: in Occidente sarebbe stato impossibile. Nel 1991 era stato siglato un accordo con la Cagiva, che avrebbe portato alla produzione di queste moto, nonchè di nuovi modelli con il marchio CZ. Purtroppo l'accordo saltò, e i modelli programmati finirono nel dimenticatoio».

Ma il crollo del regime comunista in Russia non poteva non avere effetti: il rublo perse di valore, fino a diventare quasi carta straccia, e la Jawa pretese, di conseguenza, di essere pagata in dollari. I russi, naturalmente, si rifiutarono, e mandarono a monte la commessa. Per la Jawa fu la catastrofe.

Questi, invece sono alcuni modelli costruiti in estremo oriente che sono attualmente prodotti:

Nelle versioni "Sport" (foto in basso) e "Dakar" (foto a destra)

Fino alla metà degli anni '90 la Jawa si barcamena ancora, ma alla fine svende tutto, marchio compreso, per la somma di 70 milioni delle vecchie lire! Una fine immeritata per questa marca che comunque ha fatto sognare tanti di noi.

*Una piccola ed interessantissima produzione di moto specialistiche sopravvive ancora, ma la distribuzione non ne permette una diffusione significativa o che comunque si spinga sino ad i paesi ovest europei (foto in alto ed in basso a sinistra tratte da http://motokros.nedivse.cz - nota del wm)

Attualmente, parte dell'organizzazione Jawa-CZ ha costituito a nuova fabbrica di moto da enduro e crosso sotto il marchio PRAGA.

Arrivederci da DonSeb!

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