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4° Memorial Meoni

La scomparsa di Fabrizio Meoni durante la Dakar del 2005 ha lasciato un enorme vuoto nel panorama motociclistico internazionale. Dopo l'incidente che portò via il "Cinghiale" toscano sono però venute alla luce le incredibili iniziative benefiche che il pilota aveva avviato in vita a suffragio delle popolazioni più indigenti della sua tanto amata Africa. Anche Enduristi Anonimi ha dato il suo contributo durante una serata di beneficenza per raccogliere fondi a favore di una delle ONLUSS fondate dal grande Fabrizio durante la serata Serpente for Meoni.

Alcuni suoi amici e colleghi di manetta hanno poi continuato a dare contributi per mantenere vivo il ricordo dell'uomo e il suo impegno nel sociale, è questo il caso di Fabrizio Mugnaioli (foto a destra), un grande motorallysta toscano, compagno d'avventura di Meoni durante le Dakar e gli allenamenti. Fabrizio, sin dal primo anno della scomparsa dell'amico, ha istituito una motocavalcata sui terreni in cui i due erano soliti andare in moto ed i cui ricavati alimentano i progetti umanitari che Meoni aveva avviato.

Il "Memorial Meoni" è così giunto alla sua quarta edizione ed Enduristi Anonimi è andato per voi a vedere di cosa si tratta per potervelo descrivere e raccontare.

La manifestazione motociclistica trova la sua ambientazione nel cuore pulsante della Maremma toscana e precisamente nel paesino di Pomonte nel grossetano. La concomitanza con la sagra della zuppa di funghi (locandina nella foto di sinistra) è una delle maggiori garanzie sulla qualità, bontà ed abbondanza dei ristori di percorso.

Ma anche i gadget offerti all'iscrizione richiamano fortemente le tradizioni enogastronomiche del luogo. Sono infatti offerti, nella busta consegnata all'iscrizione, una piccola forma di pecorino (il caseificio sociale di Manciano è tra gli sponsor dell'evento), una bottiglia di buon vino, una maglia commemorativa (foto in basso), un portacellulare impermeabile, un accendino con dedica ed un catalogo Nox Riders (anch'egli tra gli sponsor)

Come ogni edizione il Memorial si svolge a fine agosto e la location, a metà tra le terme di Saturnia ed il mare e ricca di deliziosi agriturismo, spinge gli enduristi ansiosi di ricominciare a smotazzare a portare le famigliole in questo piccolo angolo di paradiso per trascorrere gli ultimi giorni di ferie.

E' bello vedere anche un gruppo di bicilindrici da deserto (che gireranno su un percorso diverso dalla motocavalcata ed appositamente studiato), oltre a mezzi preparati per i raid africani come il camion della foto a destra.

La direzione organizzativa è attenta e meticolosa ed il percorso è egregiamente segnalato. Al via era possibile anche consultare la legenda segnaletica (foto a sinistra)

Il tracciato è su un percorso adatto alla stagione e caratterizzato da innumerevoli guadi del fiume Albegna.

Purtroppo l'edizione 2008 è stata un pò segnata dal meteo che, normalmente, in questo periodo dell'anno ha già fatto scaricare i primi temporali estivi sulla zona. Non così quest'anno e la polvere ha dato qualche noia in più rispetto a quel che ci si potesse aspettare.

Per me percorrere questi sterrati ed attraversare questo fiume è stata una doppia emozione. In effetti non si tratta di una esperienza nuova, da queste parti ho iniziato a muovere i miei primi passi in fuoristrada e molte delle levigatissime rocce del greto ho contribuito a consumarle coi miei primi cinquantini dall'età di dieci anni.

E' così stato quasi romantico guadare il "passo dell'aquilaia" e ripercorrere i sentieri di "Pian di macchina" dove sono praticamente cresciuto. Posti bellissimi e che non lasciano indifferenti neanche i partecipanti dell'ultima ora, figurarsi chi, come me, vanta un profondissimo legame affettivo con questo fiume e questi luoghi...

L'Albegna, poi, è un fiume bellissimo!! Un fiume vero, dove i guadi sanno essere lunghi e profondi e dove sbagliare la traiettoria può voler dire vedersi sparire la moto tra i flutti risucchiata da una buca che quì chiamano "pozzo" e non a caso...

Il suo colore è quello dello smeraldo e le sue acque sono le acque calde che provengono dalla fonte del Gorello, da dove nasce il fiume bollente che alimenta le terme naturali di Saturnia. A questa distanza dalla sorgente le acque sono ormai stemperate, ma comunque restano più gradevoli di quelle dei torrenti montani simili, che generalmente sono gelide.

Il letto dell'Albegna è prevalentemente formato da grossi ciottoloni levigati, percorrerlo in moto non è certo facile, occorre tenere la manopola aperta e galleggiare in velocità sulla cresta dei sassi che al passaggio si mischiano come in un sacchetto di biglie producendo un rumore caratteristico simile a quello che si ottiene scuotendo una busta piena di conchiglie.

Il livello di difficoltà dei passaggi è per questo abbastanza impegnativo e diventa addirittura difficile per il fatto che l'intensità delle difficoltà dei passaggi resta costante in tutto il tracciato non concedendo respiro e riposo. Occorre essere ben allenati per digerire senza problemi i cento chilometri circa della cavalcata...

Come ci si allontana dal fiume passaggi nel folto della macchia mediterranea proteggono dal calore dei raggi solari, ma le salite e le discese non permettono distrazioni di guida!

Anche qualche taglio attraverso i sentieri che solcano i campi coltivati concede quella nota di colore in più dove costeggiare una vigna rigogliosa già preannuncia la festa della vendemmia oramai alle porte.

Al pranzo finale ritroviamo anche gli amici Mennix e Kappa con cui abbiamo il piacere di dividere la compagnia per l'ottimo pasto e le impressioni più che positive sull'organizzazione del Memorial.

Pasta, zuppa, cinghiale ed affettati aiutano a recuperare sorriso ed energie, anche perchè la cavalcata non finisce qui. Domani infatti si correrà la due ore a coppie su fettucciato che chiude le due giornate commemorative del weekend.

La cucina da queste parti è casareccia al 100% (foto a sinistra) e tutto, dai sughi agli arrosti e le grigliate è preparato espresso al momento... quando si assapora il cibo la cosa si sente eccome!!

Tra lo staff ritrovo anche tanti amici con cui ho trascorso buona parte della mia infanzia come il grande Federico della foto in alto.

A fine giornata Fabrizio Mugnaioli ci onora facendoci sentire la voce del suo bellissimo 690 da grand raid una vera perla motociclisticamente parlando.

Ma ora è tempo di riposare, giusto un attimo per gustare un languido tramonto sulle colline toscane e via a nanna per essere pronti alla gara della domenica.

Il paddok della due ore è stato attentamente realizzato e per ognuna delle undici coppie in gara viene allestito un apposito box numerato dove effettuare il cambio (che avverrà ogni 20 minuti) ed i rifornimenti carburante.

La goliardia toscana è senza limiti e non ho potuto far a meno di immortalare questo giovane pilota con addosso una maglia gara tecnica la cui stampa, invece che formata da disegni tribali e sponsor tecnici, ha le fattezze di una giacca gessata con tanto di camicia e gravatta sotto...

Ma eccoci pronti sullo schieramento di partenza. Il via è alle 15.30 di pomeriggio ed il sole cade a picco impietoso sui caschi dei piloti, stanchi per i giri liberi della mattina ed appesantiti dal pranzo appena consumato in sagra.

Lo start è di tipo "all'americana" con i piloti schierati a piedi davanti alle moto spente ad una distanza di una decina di metri.

Dopo lo sventolio della bandiera di inizio i concorrenti corrono verso i loro bolidi, saltano in sella, accendono il motore e schizzano via sul percorso che è un lunghissimo fettucciato a salire e scendere sul pendio di tre colline attigue.

E' lungo la due ore che il problema polvere si fa più che serio, drammatico. Le nuvole si alzano alte e viaggiano impalpabili spinte da una sottile brezza che, neanche a farlo apposta, soffia dal campo di gara verso gli spalti del pubblico...

Se non visualizzi il video nella finestra di destra scaricalo QUI

I primi sono davvero agguerriti ed i loro passaggi velocissimi, un vero spettacolo!

Dopo il passaggio dei primi velocissimi piloti il gruppone degli inseguitori sembra quasi sprire avvolto nella coltre bianca costretto a guidare più a memoria che a vista!

Dopo il carosello dei cambi e lo sfinimento delle due ore la direzione gara avrà predisposto anche un necessarissimo servizio docce per dar modo ai piloti di recuperare un aspetto umano in vista delle premiazioni finali.

Per tutti c'era anche la possibilità di partecipare ad una riffa di chiusura con in palio dei caschi e moltissimi ottimi prodotti tipici locali.

Ed anche per questa volta è tutto, con il Memorial Meoni diamo il via alla nuova stagione d'enduro degli Enduristi Anonimi e vi rimandiamo all'appuntamento 2009 che si correrà sempre qui a Pomonte, frazione di Scansano (GR)

Bella cavalcata quindi, una esperienza senzaltro da ripetere il prossimo anno con la speranza che il meteo conceda qualche goccia di pioggia per rendere l'aria più respirabile. Ultima nota di colore la fornisco un pò come pulce nell'orecchio per i tanti appassionati di raid africani, la bella 690 di Fabrizio Mugnaioli è in vendita, chi fosse interessato può provare a contattarlo al suo indirizzo di posta arizonateam@tin.it

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