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Cavalcata a Tempèra – L’Aquila 12 Settembre 2010

Quando gli amici del Team Aquila Enduro ci hanno invitato a Tempèra, un grazioso paese a pochi chilometri dal centro de L’Aquila circondato dal verde e solcato dalle acque limpide del fiume Vera per una motocavalcata non abbiamo esitato a dare la nostra conferma per due importanti motivi: il primo è che i luoghi intorno a L’Aquila sono veramente stupendi e si può praticare l’enduro a tutti i livelli, il secondo è che ci piaceva portare il nostro modesto contributo di voglia di stare insieme e di allegria agli amici enduristi che vivono in una zona duramente provata dal sisma di un anno e mezzo fa.

“La Banda della Marana in tournèe a Tempèra”

A Tempera quella tragica notte del 6 aprile 2009 hanno perso la vita otto persone.

Nonostante tutte le polemiche e le attribuzioni di meriti e demeriti la zona è ancora visibilmente segnata da quel tragico evento e sono numerosissime le abitazioni ingabbiate in strutture metalliche in attesa di un recupero che ci auguriamo possa essere il più veloce possibile.

Ci attendono al bar della piazzetta Giorgio Martinelli del Team Aquila Enduro e i suoi amici enduristi che lo aiutano ad espletare le formalità.

Il costo dell’iscrizione è molto contenuto, solo 20 euro che comprendono la colazione al bar, una sosta di ristoro “in quota”a metà percorso e infine il pranzo a fine giro, pranzo che consiste in primo, secondo e bevande.

Complimenti! Non indaghiamo su come siano riusciti a contenere così la quota di iscrizione, ma sono stati comunque bravi.

Ci tiene a precisare Giorgio Martinelli che questa non è una motocavalcata tradizionale, quelle che  di solito registrano dai 300 iscritti in su ma una cavalcata guidata, cioè una uscita organizzata a gruppi con un “capogruppo” e un “uomo scopa” per offrire ai partecipanti la massima sicurezza e divertimento e per garantire che il territorio venga sempre totalmente rispettato.

Per questo motivo questa cavalcata non è stata pubblicizzata nei canali tradizionali e si è deciso di utilizzare il  passa-parola tra i forum “amici”.

Il numero dei partecipanti infatti non supera oggi le 70 persone  compresi anche una decina di Quad che in realtà servono come  supporto  di assistenza alle moto e che sono quasi tutti guidati da volontari della Protezione Civile locale.

 Come ben sappiamo infatti capita spesso che dopo le motocavalcate , anche le più blasonate, si sviluppino polemiche di ogni tipo sui danni che queste manifestazioni possono arrecare al territorio.
 
Noi di Enduristi Anonimi siamo per il totale rispetto dei  luoghi e delle persone e non finiremo mai di ripetere che il nostro divertimento non deve diventare il disagio di qualcun altro e per far sì che si possa ancora praticare a lungo il nostro sport preferito dobbiamo sempre avere a mente che rispetto e gentilezza sono le premesse che non devono mai mancare in ogni uscita in fuoristrada.

Le cose infatti nel corso della giornata andranno benissimo e a parte qualche piccolo inconveniente tecnico a qualche moto non vengono registrati momenti di difficoltà per i partecipanti.
Il percorso non è molto tecnico ma alcune rampe con sassi smossi e stretti sentieri tra i boschi in saliscendi ci permettono di sentirci nel nostro ambiente preferito, i tratti scorrevoli di trasferimento ci danno il tempo per riprendere fiato perchè dopo la lunga pausa estiva molti di noi hanno trascurato l’Enduro privilegiando il mare o  i viaggi all’estero con amici e familiari e così, questa che rappresenta per noi del centro Italia uno dei primi eventi organizzati di settembre, ben venga che non sia subito una cavalcata impegnativa e che  si abbia il tempo necessario di riadeguarci ai ritmi intensi delle moto cavalcate invernali.

Questo non vuol dire che non si sia fatto l’Enduro ,anzi Lenduro come lo chiamiamo noi della Banda della Marana, e non sono mancati i tratti “guidati” come un lungo sentiero in discesa su fondo pietroso che ci impone di sfoderare tutta la nostra abilità nel gestire i freni, bloccarli troppo significherebbe ruzzolare a valle con moto al seguito  usarli poco renderebbe la moto troppo veloce e con il rischio di fare un dritto in qualche tornante.

Per fortuna il livello dei partecipanti è mediamente buono e nessuno sbaglierà manovra ma alla fine del lungo discesone che porta al paese sottostante alcuni visi si fanno pallidi  e qualcuno riprenderà finalmente il fiato dopo diversi minuti di apnea.

Veramente suggestivi i sentieri singletrack nei boschi, sentieri dove i Quad non possono inoltrarsi e dovranno aspettare il nostro arrivo più a valle.

Gli ultimi tratti del percorso si svolgono  tra un lungo sentiero che corre a ridossi dei campi coltivati ma senza calpestarli e l’attraversamento di piccoli borghi e un insediamento di case antisismiche di recentissima costruzione per poi fare ritorno al punto di partenza: la piazzetta di Tempèra dove, complice la fame e il non perfetto allenamento, si comincia ad accusare un po’ di stanchezza.

A questo punto non resta che sedersi a tavola e completare la giornata in un modo che difficilmente delude tra buon cibo e  grandi risate.
Un particolare ringraziamento  va agli organizzatori che ci danno appuntamento per la Settima Motocavalcata Nazionale dell’Alto Aterno, un evento ben conosciuto dagli appassionati enduristi del centro Italia, che si terrà il 31 Ottobre 2010  e alla quale, ovviamente, non mancheremo.

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