PECORINO CON LA FAVASAKI
Foto & testo: Posaja - Riprese & montaggio:
Pet
(Fotod'apertura by Dieghost)
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E' usanza tipicamente
capitolina quella di festeggiare il primo maggio con allegre scampagnate
condite da partitelle a calcetto sull'erba, cori stonati, strimpellate
di chitarra e grasse abboffate di manicaretti da pic-nic e barbeque,
ma sopra ogni cosa da indigestioni di fave e pecorino...
Quest'anno invece il sottoscritto ha disertato
il pur piacevole appuntamento con la "camporella" per
proiettarsi nel cuore verde dell'Italia, l'Umbria, e partecipare
alla settima edizione della Motocavalcata delle Sorgenti.
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Bellissima manifestazione
non competitiva organizzata dal Moto Club Nocera Umbra. Noi ci siamo
presentati all'appuntamento in sella alla favolosa KXE450 fornita
da KL, della serie "se non fava, almeno favasaki". |
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Ma procediamo con ordine, il godimento
della bella ospitalità degli organizzatori inizia sin dalla
sera prima, quando io e Pet arriviamo per sistemarci in vista
dell'appuntamento motociclistico.
Sul luogo troviamo ad aspettarci Muccapazza
che ci farà compagnia per la buona cena assieme a Simone
il nostro angelo custode e scorta per la smotazzata dell'indomani.
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Rimango esterrefatto dalla ospitalità
e dalla squisitezza di questa gente genuina, appassionati dell'enduro
e capaci di gesti di amicizia e gentilezza fuori dal comune.
Scaricando le moto, infatti, uno di loro
nota che le pasticche posteriori del mio 650 (che per l'occasione
sarà cavalcato dal buon Pet) sono finite e la sera stessa
me le faranno trovare sostituite con delle nuove, non ci sono
parole per descrivere la felicità nel ricevere un gesto
simile...
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foto sopra: il bar del MC |
(Muccapazza ci mostra il furgone dove attenderà
l'indomani al fianco della sua fida CRF 230) |
Il dopocena ci vede allegramente coinvolti
in una serie di presentazioni e racconti presso la sede del Moto
Club che ha a disposizione addirittura un autentico angolo bar
fornitissimo.
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Dopo una dormita ristoratrice che aiuterà
a defluire i fumi dell'alcool della sera precedente ci tuffiamo
nell'avventura.
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Alla partenza si fanno notare ulteriori
piacevoli finezze, come la ricchezza dei gadgets (ben due, cappellino
e portachiavi) e la benedizione dei piloti e dei mezzi pre-partenza
(foto in alto).
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Eccovi i numeri della cavalcata: 7 le edizioni
disputate, 1069 Le frecce messe per segnalare il percorso, 253 i
partecipanti partiti,14 gli anni del pilota più giovane,
61 quelli del Pilota meno giovane, 19 i tedeschi giunti da Monaco
per il terzo anno di fila, 21 i parrucconi di Foligno, 4 le ragazze
al via, 350 le bottiglie d'acqua distribuite, 10 Le forature totali
lungo tutto il percorso, 5 le moto rotte, 700 I panini con la Pancetta
arrosto divorati al ristoro 100 i chilometri percorsi di cui 46
per raggiungere il ristoro, 57 per il rifornimento e solo 4 di asfalto
per raccordare lo splendido giro.
Al "pronti via" ci si ritrova
subito proiettati in uno dei più belli e rigogliosi scenari
naturalistici che si possano immaginare. |
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Uno degli aspetti più particolari
e godibili della motocavalcata delle sorgenti è l'organizzazione
del tracciato che è caratterizzata da una decina di tratti
hard con bypass soft, in pratica si tratta di 2 motocavalcate
concentriche con i pezzi estremi che si staccano dal giro semplice
per poi ricongiungervisi a breve distanza con un andamento a raggera.
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Con questo fantastico sistema, se un
pilota si avventura nella parte di tragitto selettiva e non la
trova alla sua portata, può agevolmente recuperare la variante
soft senza dover pericolosamente ripercorrere a ritroso lunghi
tratti.
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I passaggi "duri" sono tutti
davvero godibili dal punto di vista della guida e dell'impegno
richiesto al pilota, l'assistenza è sempre stata sufficientemente
presente, specie lungo gli estremamente scarsi attraversamenti
bitumici del tracciato.
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(foto a sinistra il grande Naloma in action) |
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Mille e più i passaggi panoramici,
ogniuno dei quali vantava una storia propria, come l'attraversamento
del bacino asciutto di una diga dismessa dai tempi del terremoto
(foto a sx)
Il gruppo con cui ho affrontato questa
bella passeggiata, formato dal nostro Piga, da me, da Simone e,
dopo il ristoro, anche da Angelo ha incarnato al 100% lo spirito
EA, con una infinità di scherzi e battute da morir dal
ridere, facendomi vivere una bella avventura tra amici. Sembrava
quasi si trattasse della nostra motopasseggiata!
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Non sono mancate le classiche "scene
da motocavalcata" come la visione di questo audace pilota
che affrontava i tratti "tosti" in sella ad una immarcescibile
Teneré 600
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foto in basso: Posaja, Piga
e l'Umbria...
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Il primo dei punti difficili ci ha regalato
l'emozione di una salita resa insidiosa dai basamenti dei tronchi
tagliati che hanno fatto sobbalzare molti dei partecipanti, mietendo
illustri vittime.
Incominciano a vedersi le nuove Yamaha con telaio alu
(foto in alto)
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La campagna umbra parla da sola durante
i passaggi che lasciano il fiato per poterla ammirare.
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Il secondo passaggio selettivo vedeva come ambientazione
un sentiero a scarsissimo grip che tagliando in verticale una
montagna si ricongiungeva con il tornante a monte della strada
bianca che serpeggiando risale dalle pendici fin su alla cima.
Efficentissimo il supporto dello staff che presterà
soccorso ad una infinità di piloti in questa delicata fase.
Anch'io darò il mio supporto "passivo"
fornendo ai prodi assistenti di percorso la mia corda (che prontamente
mi verrà restituita durante il pranzo finale).
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Godibilissimi ed affatto banali i passaggi
di congiunzione dell'hard tour che ha visto indici di difficoltà
variabile tra il difficile ed il molto difficile senza scivolare
mai nell'impossibile, proprio quel che ci si aspetta da una motocavalcata.
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Malgrado ciò non sono mancati
i punti di criticità per piloti e mezzi come questa mula
di pietre e terra che sullo sperone finale ha sdraiato manette
di tutto rispetto.
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Giunti al punto di ristoro ritroviamo
Muccapazza e il Piga (che nel frattanto ci aveva seminato) e godiamo
del buon mangiare offerto dall'organizzazione.
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Ottima la pancetta alla brace preparata
con dovizia da questi due travolgenti oriundi nocerini dalla simpatia
incontenibile.
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Quì in alto vediamo il Presidente
del MC Nocera Umbra sovraintendere alle operazioni di rifocillamento
piloti, attento a che ognuno fosse ben sazio prima della ripartenza.
C'era addirittura il gruppo elettrogeno
solo per alimentare la macchinetta del caffè (foto a sx).
Personalmente ho avuto una overdose di vino e gassosa!!! |
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Nella foto in basso Piga omaggia Pet
di un asparago dopato extralong cercando di fare breccia nel suo
cuore...
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Dopo pochi chilometri, degni del pennello
di un pittore per il livello di paesaggi offerti, si giunge al
rifornimento, ottimo pretesto per una sosta al bar in stile "io
sto quì per divertirmi"... (foto a sx)
Appena Simone inforca il KXE 450 per
provare la sensazione che la sella di questo mostro sa regalare,
Piga gli si avventa dietro tormentandolo di simpatici disturbi,
un vero anchorman d'eccezione che ha rappresentato, con la sua
travolgente simpatia, una parte cospicua del divertimento della
giornata.
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E' da quì che inizia
uno dei tragitti più belli in assoluto, un tobooga di tornanti
stretti in discesa, parabole ravvicinate che serpeggiano tra gli
alberi su un fondo quasi sabbioso per la "molatura" operata
dal passaggio di tante moto.
Il premio per chi riuscirà a succhiarsi
le 100 curve in un sol fiato sarà la freschezza di una serie
di piccoli e coreografici guadi.
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Fortuna vuole che anche alla
Motocavalcata delle Sorgenti ritroviamo i nostri amici di AbmLab
che impegnati ad elargire scatti a tutti i partecipanti ci danno
l'occasione di avere il nostro bel ricordo fotografico per poter
dire.
Per tutti quelli che, come me, non hanno
avuto la fortuna di essere ritratti in questi splendidi scenari,
magari durante un bel passaggio a gas aperto, cliccando sul link
in alto potrete scoprire se tra i vari provini si annida la vostra
"foto in action" della vita.
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Eccolo a dx il Piga in action, la stessa
identica vitalità del Pigaciù dei Pokemon dal quale
sembra aver mutuato il soprannome.
...anche fisicamente è uguale
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Ultime difficoltà offerte dal
fondo argilloso reso a tratti viscido dai rivoli formatisi per
le piogge della sera precedente.
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foto a sx: Simone in difficoltà
a fine giro (la foto non rende merito alla sua guida sempre efficace
durante tutto il giorno)
Quando la sete di enduro è ormai
appagata e la stanchezza comincia a farsi sentire, come una oasi
nel deserto, cominciano a comparire i primi segnali che annunciano
il pranzo finale.
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Ottimo per qualità, varietà
ed abbondanza il pasto di fine giro che ci concede l'occasione
per un brindisi di chiusura dove si recupereranno tutti i compagni
d'avventura che lungo il percorso hanno condiviso con noi tratti
+ o - lunghi.
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C'è anche Motoboy che al debutto
col tassello è riuscito a sorbirsi tutti e 45 i chilometri
della prima parte di percorso. A lui vanno i nostri complimenti
ed il benvenuto nel mondo dei "malati" dell'enduro (foto
in basso a sx) |
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Sul finire veniamo addirittura chiamati
alla premiazione con la consegna di una stupenda targa ricordo
ritirata da me e Pet per conto di tutto il popolo EA, da commozione!!
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Eccomi convocato d'ufficio
per un'ultima foto coi tedeschi prima della partenza per il rientro
in Germania, ce n'era addirittura uno che ha partecipato in sella
ad una HP2!
Per concludere posso solo dirvi che oggi
è il 3 maggio, mancano solo 363 giorni alla prossima edizione
ed io conterò i minuti, voi che fate? Non venite?? |
Ed infine questo quì sopra è
il grande Piga in tutto il suo splendore, lui risiede a Gualdo,
a pochi chilometri da Nocera, e si offre per fare da guida ad
escursioni di uno o più giorni in questi splendidi scenari,
la merenda la porta lui nello zaino ed il pranzo lo organizza
in una baita di sua proprietà, per contattarlo scrivetegli
a daniepiga@alice.it
Fine
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