Come ogni
anno, la prima domenica di gennaio, a Terni, si corre il famigerato
Mototrip.
La più famosa e più grande
motocavalcata d'Italia, ambientata nel cuore più gelido
dell'Umbria, durante la stagione fredda... 'na Cambogia!
Prima della partenza incontreremo il
nostro amico Spazio che da Viterbo venne con noi all'ultima uscita,
ve lo ricordate?? |
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Partenza alle 6.00 a.m., con il buio |
Quest'anno ho partecipato insieme a Massimiliano
(in sella al suo splendido TM 250 4t), noto ai frequentatori del
forum come Cybermoto.
L'amico Massimiliano da vero stoico come
l'appena menzionato Spazio, mi è venuto a prendere dalla
lontana Pescara col suo bellissimo furgone mimetico, lo ha acquistato
(facendo un affare) da un'altro utente del forum, Abart.
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...e due nel furgoncino (campioni di
Tetris)
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Sempre variopinto il parco chiuso di
questa grande manifestazione del centro Italia, questi simpaticissimi
ragazzi, ad esempio, si sono presentati con 4 moto incastrate
nel carrello...
...molte anche le regolarità,
sempre belle da vedere in action, come questa Benelli qui a
sinistra.
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Ci dirigiamo all'iscrizione e, subito
dopo aver preso i gadgets (maglietta ed adesivo), mettiamo il
pettorale ed andiamo a fare colazione (che è compresa nell'iscrizione
non economicissima di €35)
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Quest'anno faremo il giro insieme al
nostro amico Mario Ciaccia e a Stefano (detto anche Cascienza
Sporca) che abbiamo un pò canzonato per la sua somiglianza
impressionante con Francesco Salvi ("Esatto!!!").
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Qui vediamo il nostro Coscenza Sporca
porgere il casco al Ciaccia come un elmo al re... Dietro alla
scena principale, un pazzo è salito su un panettone di
cemento ed ha iniziato a recitare poesie... questo è
il Mototrip
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La partenza è, come di consueto, sul letto di
un fiume asciutto e pietrosissimo
...qui reincontriamo il nostro Spazio in fila (foto
tratta dal sito mcsoriano.it)
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Ecco alcune regolarità partire appaiate, sono
due Beta ed una TM degli anni '70
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Sarà difficile affrontare a
freddo questo tratto tutt'altro che agevole
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Ci dirigiamo verso il percorso Hard Mototrip,
ossia una motocavalcata nella motocavalcata, fatta per piloti
"col pelo" che devono affrontare passaggi + che trialistici.
I piloti iscritti a questo massacro chiamato
Hardtrip erano una ventina scarsa sui 50 previsti come tetto massimo
di partecipazione e sono stati decimati durante i vari passaggi.
Ricordiamo che comunque sul percorso
normale c'erano le deviazioni ai tratti + impegnativi che venivano
segnalate con il tormentone della nota trasmissione di Celentano
Rockpolitique.
In questo modo "Hard" diventava
"Rock" e le varianti "Soft" erano qualificate
"Lento" per non creare confusione con questo Hardtrip
che sembrava una Shark extreme di Lumezzane, ma fatta in Umbria |
Nell'impegnativo superamento di un
gradone, sarebbe stato + corretto definirlo muro di roccia,
i piloti perdevano spesso alcuni pezzi dai loro mezzi
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Mario difronte a questo spettacolo
in stile bolgia infernale cade in preda ad un'estasi ascetica
e ci mostra le stigmate sul palmo delle sue mani rivolte al
cielo in segno di invocazione...
clicca sul suo pancione per scaricare il filmato
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Tra i tanti prodi c'era anche il nostro
amico Ciro che vediamo impegnato qui a sinistra, con tanto di
videocamera sul casco
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Anche tra le guide dell'HARD, che sono tutti manici,
non sono mancati i ruzzoloni
Quest'anno, lungo il percorso, abbiamo di nuovo incontrato
il nostro amico Claudio in sella ad una delle sue vespe preparate
per l'off, butterà la spugna dopo un'ottantina di Km
sui 120 totali per sfinimento, anche se sulle mule di fango
ha dato la paga a tanti in sella alle specialistiche
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Tra i tratti impegnativi in mulattiera (che erano davvero
tanti sia a salire che a scendere), c'erano pure collegamenti
molto scorrevoli fatti di stradine di campaga.
E' su uno di questi sterrati che Mario si ferma per
scattare una foto ed un pirla gli fà boccino sul DRZ
parcheggiato facendolo cadere e fracassandogli la leva frizione
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Lui maledice il pirla
e se stesso e la cosa non migliora quando, nel tentativo di raddrizzarla,
si spezza
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Coscenza Sporca decide che si può
ovviare nastrando una chiave da 10 al moncone di leva
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A questo punto Mario, che
si è asciugato nel frattempo la bava dalla bocca e non
aveva + convulsioni, ci mette 3 fascette di rinforzo
...et voilà la zozzeria è
completa, ma funzionerà! |
Immancabili i tappi che
lentissimi a scorrere si formeranno in tutt i punti non autostradali,
anche quando non ci sono difficoltà vere e proprie difronte
Mulattiere di fango ghiacciato ci impongono
una guida "sulle uova" per molti tratti
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Qui a sinistra vediamo Coscienza Sporca
che si accinge a percorrere una di queste piste di pattinaggio.
E' molto teso ed alla fine dichiarerà
"non sò come ho fatto a non cadere"; "Esatto!!!!"
dico io
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Ultimi sugestivi chilometri tra profondi
canali di fango e finalmente SE MAGNA!!!
Al ristoro ritroveremo vecchi amici,
Mcilian (di XT.cc), Davide e Amedeo (vecchi enduratori), Riccardo
e durante il giro anche Umberto. |
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C'era poi
questo ragazzo, un vero mito, si chiama Simone ed è un
diversamente abile che correva come il vento col suo quad e la
carrozzina appesa dietro, bravo ti ammiro!!
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Anche un raro KLX 650r veramente iper
accessoriato e preparato, davvero bellissimo!
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Dopo questa sosta, che comprendeva
un panino con salsiccia e pancetta oltre ad acqua vino e dolcetti
vari, andiamo a fare rifornimento.
Dal benzinaio fila eterna come sotto
alle mulattiere.
Appena riprendiamo lo sterrato arriviamo
alla base della mitica Ciabuschi (ci-abbuschi ossia ce le prendi),
la famosa mulattiera di pietre che miete vittime illustri
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Primo tra tutti il buon Ciaccia che arriva allegro
su un gradone e si cappotta
Questo endurista è troppo avanti,
si è messo gli occhiali dietro per dare l'impressione
di avere la testa al contrario e scoraggiare l'attacco alle
spalle da parte delle tigri umbre
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Sempre tanti
i Quad, meno però degli scorsi anni...
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...stupenda questa più che rara
Vertemati abbracciata dal felicissimo proprietario consapevole
della sua esclusivissima cavalcatura
Giunto sull'ultima mulattiera però
la frizione del mio Kawa mi molla di schianto in mezzo al bosco,
il Ciaccione che è andato avanti mi manda un messaggio
in cui sostiene di dover correre a Milano e non ha tempo per
me. Io mi trovo di notte in balia dei lupi...
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...non solo, però, Jurgen ed
Adriano (dello staff), mi faranno da angeli custode scortandomi
fuori dal bosco giù fino all'asfalto dove Massimiliano
(che nel frattempo era stato fatto rientrare a Terni perchè
si stava facendo notte) verrà a recuperarmi col furgone,
a loro và il mio ringraziamento + sentito...
...A LORO!!!
Grazie anche a Massimo per il passaggio
e la bella compagnia e appuntamento a tutti alla prossima endurata!
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