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Il caldo ci attanaglia e non ci da tregua in questa fine di luglio, l'Ansa ci segnala quello del 23 come il WE più hot dell'anno, ma la passione e la voglia di smotazzare non conoscono tregua.

E' con queste premesse che partecipiamo alla seconda motopasseggiata organizzata dal motoclub Soriano.

Appuntamento "da cacciatori" alle 8.00 del mattino in località Le Rughe, a nord della Capitale con i gemellati della Cellula Romana (di seguito CR).

Trasferimento bitumico sulla Cassia bis per raggiungere la provincia viterbese dove l'amico +iva (anche lui tra i nostri gemellati) ha organizzato l'escursione con il suo motoclub.

Qui sotto l'arrivo a casa di + (al secolo Giancarlo), che ha una bella famigliola che ci riceve con grande ospitalità, caffè freddo ed acqua minerale...

Vediamo gli amici della CR: TL (testa lucente), Maxxt (di spalle), Ambruz e Psheico, Pif è poco fuori dall'inquadratura alle prese col bauletto del suo TT

Da casa del buon Giancarlo dovremo effettuare un ulteriore trasferimento per raggiungere località "Santarello" dove si procede alle fasi preliminari di iscrizione a questa minicavalcata più simile ad uno dei nostri motogiri tra amici. Una cinquantina scarsa i partecipanti, ma molta aria di famiglia.

Qui ci riuniremo con gli amici Max81 ed Elleon21, per l'occasione tutti in maglietta EA.

Simpatico il gadget offerto dall'organizzazione che da una misura del tono gioviale ed "alla buona" della manifestsazione

Già dal parco chiuso abbiamo modo di apprezzare una serie di particolari che ci fanno sentire a nostro agio. Le moto presenti sono infatti caratterizzate da una insolita alta percentuale di dual sport degli anni ottanta, molto customizzate con modifiche evidentemente autocostruite con grande perizia

Vediamo subito alcune "chicche" tecniche.

Elleon si è presentato in sella alla sua bella EXC 400 fine novanta e sfoggia un efficente porte GPS in lamiera realizzato artigianalmente. E' davvero ben fatto, ammortizzato con dei gommini è fissato al manubrio con dei cavallotti passa tubo

Max81 si è invece presentato con il suo nuovo cavalletto "ammericano" in alluminio . Il nostro genio, però, si è dimenticato di cortocircuitare il comando dell'interruttore del cavalletto che, sul suo DRZ, impedisce di partire con la stampella aperta. Dovremo quindi smontare in fretta e furia la sella per raggiungere i fili a congiungerli mentre tutti ci aspettano.
Max ha montato anche un bel piattello d'acciaio a rinforzo del carter frizione

 

Finalmente si parte e ci addentriamo alla scoperta dei territori dei monti Cimini, luoghi da noi, sino ad oggi, inesplorati.

 

Scopriamo così una natura davvero bella, caratterizzata da boschi di castagni e noci in mezzo a piantagioni sterminate coltivate a nocchieti

I sentieri sono quasi tutti ombreggiati dalle fronde, il che ci darà modo di sopportare meglio la temperatura africana della giornata.

I passaggi non sono mai troppo impegnativi, non abbiamo incontrato vere e proprie mulattiere, ma a tratti, i viottoli diventano particolarmente impegnativi, sia per le pendenze, sia per il fatto che il terreno è scavato profondamente da solchi che attraversano più volte la carreggiata, obbligando i piloti a saltare questi fossetti zigzagando da una cresta di terra all'altra.

Su una di queste salite più pronunciate, l'amico Ambruz, inizierà ad accusare problemi all'avviamento del suo TT600

L'inconveniente elettrico lo perseguiterà sino a fine gita

La congrega si riunisce alla fine di ogni tratto impegnativo, il giro, infatti, è guidato e non segnalato, quindi ci si muove proprio come nelle uscite EA

Qui a sinistra vediamo Max, che sentendosi cinghiale dentro, si preoccupa per un segnale venatorio.

La sosta ci fornisce l'occasione per apprezzare le varie soluzioni tecniche "casarecce" che questo gruppo di amatori veri ha apportato ai validi mezzi presenti

Supertrapp con foro hand made per questo TT dal vocione. Sella super scavata per la XR400 del nostro amico Ivo (lo incontrammo già lungo la Roma-Firenze, ricordate?)

Ed ancora, paramani chiusi integrali per TT350, con anima in alluminio e spoiler in plastica ricavato da una tanica di PVC-FAVOLOSO!

Proseguendo la galleria del genio italico possiamo apprezzare questo scarico per DR350. Realizzato con un tubo da stufa, rivetti in rame da grondaia ed il fondello altro non è che una borchia da rubinetto (spesa €15 risultato clamorosamente bello ed efficace!!)

Durante la sosta l'amico +iva si confronta con gli altri accompagnatori per stabilire il percorso da affrontare (qui con gesto esplicativo spiega che devono buttare Ambruz ed il suo TT che non parte, giù dal burrone).

All'appuntamento erano presenti anche due Aprilia; ma come, direte voi, alla cavalcata dei duri e puri le moto di ultima generazione non erano bandite? Infatti si tratta di due RX, un cinquantino ed un bel 125

Ci si rituffa quindi nel bosco...

Malgrado l'ombra la polvere non fà certo sentire la sua mancanza

Anche i rovi chiedono il loro "tributo di sangue"

A sinistra, col numero 16 sulla tabella del suo favoloso RM125, c'è l'unica ragazza che ha partecipato alla smotazzata, bravissima e carina mi pare d'aver capito che condivide questa sua passione col ragazzo anch'egli presente (speriamo che si logghi nel forum come G.E.A.-giovane endurista anonima)

Mentre tutto sembrava aver preso il verso giusto (tant'è che qui a sinistra vediamo Ivo che raccoglie verdura in massimo relax) Max81, che nella foto sotto passa aggressivo sulle pedane, buca l'anteriore...

Cominciano a venire al pettine i nodi della preparazione tecnica di quest'uomo, che adesso distruggeremo senza pietà (bonariamente alla maniera degli E.A. )

Infatti il buon Max non avendo il fermacopertone all'anteriore aveva serrato troppo il dado della valvola causandone lo scollamento.

Ma la cosa grave è che non aveva con se le chiavi per smontare la sua ruota anteriore

San Posaja interveniva proponendo di sfilar via gli steli forcella per far passare la nuova camera d'aria stallonando la gomma direttamente a ruota montata

Fortunatamente l'operazione avrà successo, comportando solo qualche minuto in più del normale e un pò di fatica ulteriore

Non c'è tempo da perdere ora bisogna raggiungere il gruppo attraverso la discesona della legnaia. Infida, a grande pendenza e scarsissimo grip oltre che polverosissima!!

 

 

Ambruz infatti ci si spalma subito, proprio davanti a me, ma in preda alle risate non riesco a cogliere l'attimo con la mia digitale e riesco a fotografarlo solo quando s'è già rialzato

 

 

Il nostro +iva fa i numeri in sella alla sua zanzarina duetempi, un bel WR 250 degli anni novanta con la classica livrea bianco/verde acqua che Yamaha stà per riproporre sulla linea cross 2007

Poco prima del ristoro troviamo un fontanile dove dissetarci e scherzare un pò tra noi

Negli ultimi passaggi in off della mattinata il nostro Max avrà un ultimo problemino col tubetto di sfiato del carburante che, attappatosi, gli farà ammutolire il DRZ diverse volte prima di riuscire a capirne le ragioni

Qui a sinistra passaggio del mitico Tielle

Giunti alla tavolata apprendiamo con dispiacere che uno degli accompagnatori è stato raccolto dall'autoambulanza dopo un brutto volo su asfalto. Battendo il manubrio con un'altro ragazzo i due sono volati su una rete di recinzione, gli facciamo tanti auguri di pronta guarigione.

Il pranzo è stato davvero una piacevole scoperta, antipasto misto, strangozzi ai funghi porcini, bistecca e salsiccia, insalata mista, torta superbuona e caffè oltre ad acqua e vino a volontà

Purtroppamente la delegazione EA non si è potuta trattenere per i giri cronometrati in fettucciato che dopo pranzo erano previsti a conclusione dell'evento, con tanto di cronometri e classifiche, sarà per il prossimo anno!!

 

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