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Chiedilo alla polvere...

Testo foto & riprese: Posaja

No non vi voglio certo parlare di "Chiedi alla polvere" il bellissimo romanzo di John Fante che narra delle peripezie di Arturo Baldini in una Los Angeles ai limiti del surreale, ma di un'avventura tutta Anonima nelle campagne del reatino tra nuvole di polvere alte come quelle che offuscano le cime delle montagne.

Dell'estate ormai trascorsa è rimasto il ricordo delle vacanze e la siccità della campagna ancora non benedetta dall'acqua dei primi temporali di fine estate che quest'anno sembra abbiano deciso di saltare un turno, come fossimo in una partita di Monopoli.

Quello che s'è risvegliato con puntualità svizzera è il desiderio di saltare in sella e riunirsi agli amici da cui ci si era congedati ad inizio agosto per riprendere le belle uscite enduristiche che da sempre hanno reso gli Enduristi Anonimi un gruppo speciale.

Sin dallo scombio di messaggi che precedono l'appuntamento ci si era resi conto che di interessati ad unirsi all'avventura ce ne erano molti, per questo si è optato per il classico giro del Santoreste, che sull'asciutto risulta abbastanza semplice da potersi gestire anche in tanti.

Alla partenza però siamo davvero una moltitudine (quasi 40 piloti, una mini motocavalcata), decidiamo così di formare due gruppi e partire scaglionati di circa 40 minuti.

Questa scelta si rivelerà vincente, anche se gli imprevisti quando si è in tanti, non mancano mai!!

La prima vicissitudine coinvolge un neo acquisto in sella ad una datata, ma efficace RMZ 250, cadendo nell'attraversamento del primo guado rovinerà in acqua aspirando metà fiume nel motore.

Per uscirne di impaccio saremo costretti a strizzare il filtro aria, asciugando la cassa, svuotare espansione e blocco motore dal liquido penetrato , pulire la candela ed il carburatore.

Foto a destra: Marco XXL drena dall'acqua la marmitta

se non vedi il video sopra scaricalo QUI

La prima ora di imprevisto trascorre così, ma la voglia è talmente alta che appena ripartiti già non ci si pensa più ed inizia il divertimento puro.

I colori dell'autunno donano ai boschi che attraversiamo quell'aspetto lievemente malinconico e la loro promessa di prossima freschezza, ma soprattutto l'imminente stagione dei funghi!!

Malgrado l'imprevisto iniziale ed il distacco dal primo gruppo partito con oltre mezz'ora d'anticipo, in questa fase del giro riusciamo a viaggiare molto spediti tanto che alla pausa pranzo saremo già ricongiunti con gli amici salutati al mattino.

La polvere però non da tregua e si alza fine tanto negli sterrati veloci, quanto nei passaggi tra gli alberi, chi viaggia in coda al gruppo ne è tormentato per cui ci si alterna spesso.

Alla sosta per il pranzo apprendiamo che OrangeRider, uno dei ragazzi della "prima orda" è caduto rovinosamente in un trasferimento su asfalto facendosi alquanto male, anche Elettrik ha subito un brutto infortunio al ginocchio ed i due saranno costretti a mollare il colpo qui.

Anche il nostro gruppo vanterà un defezionista che, perso il portafoglio con tutti i documenti opterà per la via del ritorno comprensibilmente amareggiato (meglio così che per i dolori, dico io).

Ma i guai non finiscono certo con il placarsi della fame e della sete che ci regala il veloce spuntino a base di birre e panini, nel pomeriggio infatti il TM 250 del ragazzo fotografato sulla destra, comincerà a bruciare candele come un sagrestano fino al punto di finire le sue e tutte quelle che avevamo a disposizione.

Anche per lui, per il fratello, il papà (in sella ad una bella Apriliona) ed un loro amico, giro finito! Per fortuna il problema si è presentato in un punto dove è stato facile fargli raggiungere l'asfalto dando modo agli altri di andare a recuperare macchina e carrello per riportare a casa il mezzo ammutolito.

E' così che, come spesso accade, partirono in molti ed arrivarono in pochi. All'ultimo appello la conta ha decretato gli IRON MEN del giorno: Pots, MarcoXXL, Pennanera, Doctor, CarloLc4 e Posaja. Un'altra avventura con la "A" maiuscola che, malgrado tutto ci ha fatto dire di nuovo: "grazie Dio che m'hai fatto un endurista!"

...al prossimo appuntamento allora!

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