TOLFA HARD CIRCUIT
Il primo
WE di marzo ci vede impegnati in un giro di quelli belli tosti
sui monti della Tolfa.
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La sera del venerdì carico
la moto sul carrello di Andreak e mi muovo per il centro di
Roma bardato da ninja turtle col suo SH, mi sento un pò
osservato...
A Santa Severa YamaMoto si presenta
con questo sogno, camper+trasportino per enduro
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Alla partenza saremo 12: Posaja, Davidexr350,
Andreak, Metareal, Roster, YamaMoto, Enduristasiculoinroma, Federico,
Max81, Musashi, dvd e Andrea. |
A dispetto
delle catastrofiche previsioni metereologiche che al venerdì
preannunciano nubifragi e trombe d'aria, a Santa Severa (punto
di partenza della spedizione) il cielo è un po coperto,
ma sereno e a sprazzi addirittura soleggiato.
Quattro curve su terra e cacca di vacche
ci portano fin sotto ai monti di petra che, attraverso la macchia
mediterranea tipica del luogo, salgono fin sopra agli appennini
della maremma laziale. |
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Non ci vorrà
molto prima che il terriccio compatto ceda il passo al più
bastardo dei fanghi argillosi prima...
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La carovana
procede speditamente attraverso le prime difficoltà e presto
giungiamo al primo dei numerosissimi guadi della bella giornata
La freccia rossa indica un tipico parcheggio
alla tolfettana perfettamente eseguito dal nostro Davide che,
essendo di casa qui, è molto avvantaggiato sugli usi locali |
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Max81 in action, avrà bisogno
di un aiutino nell'approdo all'altra riva
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L'aiuto prestato dal buon Davide chiederà
un pesante tributo all'asciuttezza dei suoi calzini...
A sinistra Musashi di ritorno dopo
una breve divagazione che lo ha visto risalire il fiume per
affari suoi senza neanche salutarci
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Eccoci riprendere compatti la via del
sottobosco tutti in fila indiana
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Qui potete avere un saggio della proverbiale
delicatezza d'animo di Edoardo che mi mette una margherita nella
fascetta del GPS
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Eccolo in fase di emersione rapida
A destra (foto grande) Roster
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Durante il guado successivo il nostro
Federico avrà un'incertezza che ci costringerà
ad una sosta per asciugargli il filtro aria e pulire vaschetta
e candela
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Ecco le fasi di pulitura
candela e spurgo vaschetta del carburatore (foto YamaMoto)
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Si riparte, ma ben presto altri guadi
si apriranno innanzi a noi
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Le continue pioggie dei mesi invernali
hanno molto gonfiato questi torrenti e in alcuni passaggi l'acqua
arriva quasi alla sella
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Dopo il secondo guado, però, mi sono preso una
pausa ed ho smesso di scattare foto fluviali concedendomi il
lusso di godere la guida al 100%
catena fuoriuscita per il nostro Musashi,
le pietre tolfettane, nei passaggi stretti, rendono molto diffuso
questo inconveniente altrimenti raro
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Nelle mulattiere pietrose sarà
necessario l'aiuto dei più esperti a beneficio dei novizi
che si troveranno in difficoltà
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Attacco alla mula...
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Due rare immagini del vuemme scattate
dal buon Davide
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Ecco Max81
che, giunto ad un tappo dopo un tratto da farsi tutto d'un fiato,
non trova la terra sotto al piede destro e si cappotta da fermo
rotolando giù nel bosco, nulla di grave, ma il dolore alla
spalla non lo lascierà nemmeno il giorno seguente
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Sempre bello questo passaggio
su una dighetta artificiale in cemento in mezzo ad una natura
strabiliantemente bella
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...il nostro buon samaritano questa volta userà
un metodo più rapido per far uscire l'acqua dagli stivali,
eccolo...
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Ecco Roster che in questo tratto ha
bisogno dell'aiuto di Davide...
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Nelle salite di pietra le pendenze
saranno più accentuate ed i canali alternati a grossi
sassoni (nella foto a destra vediamo Davide all'attacco di una
impettata dove le sfoglie silicee, al suo passaggio, fanno un
rumore simile ai cocci di maiolica )
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In questo tratto, usciti dal bosco,
Federico, Max81 e Musashi ci saluteranno per anticipare il rientro
nella capitale e l'armata scenderà a 9 prodi diretti
verso il punto più hard del giro.
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Questo gradone, ad esempio metterà
in difficoltà sia Esir che Roster, bello slancio invece
per il nostro Andrea qui a sinistra nello stesso punto |
Il vero "pezzo
tosto" però sarà il fangone che intrappolerà
prima Edo e Andreak (catturato nell'immagine qua sotto)
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...poi Davide che arriverà superbo come per
dire "te lo faccio vedere io come si fa"... ...infatti!
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La melma è davvero
impalpabile e, in alcuni tratti, dove si appoggia un piede si
affonda sino al ginocchio
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Il ricorso alle corde è d'obbligo
mentre i più fortunati riescono ad aggirare questa palude
in salita
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L'abbraccio del fango è davvero tenace come
potete vedere
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Rifornimento d'acqua volante per il vostro
wm |
Per
disincastrare l'XR di Edoardo dall'abbraccio pastoso del fango
bisognerà inclinarla prima su un lato ed alzarla con le
corde
Alla classica sosta del fontanile tutti
approfitteranno per una sciacquata di stivali dal peso della terra
I mille sentieri di queste montagne sono la palestra
d'enduro più tosta delle nostre zone.
DavideDRZ li conosce a menadito come un cinghiale
conosce i suoi boschi (devo dire che a forza di andarci
insieme pure io ormai ricordo un 70% del giro)
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La macchia mediterranea obbliga all'uso
degli occhiali protettivi (foto Davide)
la vegetazione bassa è infatti
caratterizzata da una massiccia presenza di arbusti e cespugli
ricchi di spine
già tempo addietro mi presi una
bella ramata su un occhio per cui, mi raccomando, occhiali sempre
indossati ragazzi che giocarsene uno è un'attimo!!!
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Vacche rosse e vacche grige a pascolo tra
i monti...
Qui a destra potete ammirare quale può
essere il prezzo da pagare di una scelta errata circa il lato
del canale da cui scendere a valle |
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Sono molto più basso della mia moto,
ma crescerò...
A fine giro sarà vitale ripulire
le moto dalla malta escrementizia che le ha appesantite ed imbrattate
in ogni interstizio, sarà anche l'occasione per un paio
di fresche birrette in allegria... |
E subito dopo un'ottimo piatto di pasta
a casa di Davide (oggi è stato un'autentica mamma chioccia
per tutti... impagabile!!). Sull'Aurelia reincontreremo anche
il nostro Federico che si unirà a noi per il pranzo
Che dire, salute!! ...e alla prossima uscita!
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