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Val Canera

La compagine era di tutto rispetto: Pots, Stefano, Gabbanoid, Gabriellone, Simisì, Pirata, GialloXR, Posaja e, raccattati all'Autogrill mentre facevano benzina anche Pennanera e Mimm+40

Ogni tanto si riesce ad organizzare un uscitella come ai vecchi tempi e domenica è stata una di quelle occasioni.

La meta il giro in Val Canera sulle montagne dietro Passo Corese in direzione del reatino, tra rocce, radici e mulattiere alternate a velocissime sterrate

Il buon Gabba incontra qualche inconveniente tecnico sulla sua CRF-X appena comperata e all'uscita di inaugurazione, mai come il sottoscritto che, con la moto in prestito dal buon Teknico, ha fatto il consueto backflip a 50 metri dalla partenza, spezzando il telaietto posteriore, parafango, portatarga e altre piccolezze, un gran botto con schienata sul piatto che però non mi ha impedito di continuare il giro.

A metà percorso la consueta sosta dalla "canara della Val Canera" per riprendere le forze con antipasti e primi casarecci, annaffiati da birra e vino a volontà.

La pausa è servita anche a stemperare gli animi per le prodezze della guida in gruppo del mitico Pennanera che, viaggiando ad elastico, usava i bivi per abbassare il tempo sul giro anziché aspettare il pilota seguente, spezzando il serpentone Anonimo in diverse occasioni e costringendo Pots e Pirata a ritornare indietro alla ricerca dei dispersi, perdendo tempo a dismisura.

Caro Penna hai imparato ad andare in moto, ma l'elastico tocca che te lo impari meglio altrimenti alla prossima scatta la crocefissione nel salone della canara

La pausa pranzo resta sempre un punto forte dei nostri trip enduristici e mentre tutti mi prendono in giro per il ruzzolone col Kappa Teknico io stò tutto preoccupato pensando al conto dei pezzi da ricomprare per risistemarlo, povero amico mio hai avuto fiducia in me a sproposito, come al solito...

Intanto Simone, magna e poi se ingolfa come si può vedere dalla foto in basso a sinistra...

Ecco la canara che scodella il secondo giro di primi per la gioia di noi tutti e quella di Gabriellone che di nascosto affogherà il piatto di Simone di peperoncino senza però riuscirlo a buggerare.

Al pronti via si riparte con la "mulattiera assassina" che negli anni in cui non ho avuto occasione di ripeterla è diventata molto meno difficile privando il dopopranzo di quei momenti tragici tra digestione e sforzo che la rendevano così temibile e degna di riverenza da parte degli EA notoriamente non astemi...

Qualche difficoltà invece ce l'ha riservata la mula successiva, quella dei vecchietti, così chiamata perché sbuca in un paesino vicino a delle panchine dove si incontrano sempre alcuni anziani e si godono il nostro passaggio. La neve dell'inverno ha piegato rovi e rami sul sentiero ostruendo il passaggio che abbiamo dovuto ripristinare a mano (foto a sx)

Giunti in vetta, immancabile l'incontro coi vecchietti e lo scambio di quattro chiacchiere un sorriso e i saluti. Non prima di aver scattato la foto dell'uscita col mitico Pots in monoruota all'assalto dell'ultima rampa (foto a dx)

Si riprende su una mula a gradoni in discesa e lo sfortunato Gabba si ritrova un tronco imprigionato nella ruota posteriore, non è la sua giornata oggi...

Ritrovarsi in moto con Gabriellone e Simisì da sempre una grande soddisfazione, mi ricorda i bei vecchi tempi e con loro non mancano mai tre cose, le risate, la sosta lunga in trattoria e il rientro a notte fonda con i fari a squarciare le tenebre, anche questa volta non ci sono state eccezioni per nessuno dei tre aspetti...

Ed infatti ci siamo trovati in breve nel buio totale ad avanzare lungo gli ultimi venti chilometri che ci riporteranno fino al parcheggio della stazione dove abbiamo lasciato macchine e carrelli al mattino, fortunatamente il percorso qui, salvo poche eccezioni, è più scorrevole.

Ed infine giungiamo alla meta, tutti stanchi, ma soddisfatti, contenti soprattutto di essere riusciti a mettere insieme una volta in più una delle formazioni più storiche delle uscite degli Enduristi Anonimi, appurando con grandissima soddisfazione che a distanza di quasi dieci anni, nulla è cambiato nella voglia di divertirsi insieme sulle mulattiere intorno alla Capitale.

Quello che rimane, oltre alla gioia di aver vissuto una bella esperienza, è sicuramente la voglia di ritrovarsi ancora per ripeterla, adesso non resta che replicare il giovedì sera con una birra al Pub il Serpente e sembrerà che non sia passato nemmeno un giorno dai tempi in cui da giovani c'eravamo conosciuti ed avevamo iniziato ad uscire insieme in moto, che spettacolo!!!

davero a tutti e alla prossima!!!

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