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Tolfettata a sorpresa!

Che noia! Ho appena letto sul forum che la notturna di questa sera è saltata perchè il buon Marino, che l'ha organizzata, non riesce ad avere la nuova moto immatricolata per oggi!

Mi appresto a passare un pomeriggio di inedia tra il caldo ed il nulla, quando in un post seminascosto colgo l'invito del nostro vice Presidente RV ad una "tolfettata" serale con appuntamento alle 16.30 e il grande Mennix come guida!

Tolfa è e resta una delle più complete e formative palestre dell'enduro romano caratterizzata dalle mulattiere di sassi più ostiche del centro Italia (almeno in queste concentrazioni).

Prima della partenza mi limito solamente a registrare la posizione del manubrio e a togliere gli specchietti (foto a destra)

In un baleno mi si illumina lo sguardo, chiamo per conferma e mi preparo, sarà l'occasione per testare nel brutto la nuova BMW X-Challenge che mi hanno messo a disposizione. La moto mi permette anche di raggiungere l'appuntamento a Santa Severa via asfalto, direttamente a cavallo per un trasferimento bitumico di una cinquantina di chilometri che si rivelerà addirittura piacevole. Sono anche molto ansioso di fare finalmente un giro con Mennix (che ho avuto il piacere di conoscere durante la cena di Vetralla), ma soprattutto di fare una bella uscita tra amici!

Nella foto in basso Mennix incuriosito dal mio mezzo lo inforca per sentire come gli "cade" tra le gambe.

Protagonisti dell'avventura, oltre a me, lui ed RV ci sono anche Big Jim (pure lui arrivato a dorso di moto dalla Capitale), Markozero, FabioDRZ, un amico di Mennix e Manlio (endurista raccattato ad un semaforo, ma che dovrà lasciarci subito per rientrare a casa - sarà per la prossima!)

L'aria già rinfresca, è ora di partire!

I giri su queste montagne si incrociano e si moltiplicano in continuazione. Si riesce a percorrere tratti nel verso contrario a quello con cui si erano affrontati in precedenza fino a riunirsi con passaggi di ulteriori altre scampagnate per disegnare all'infinito varianti su varianti senza mai riuscire ad esaurire le possibilità di inforcare un nuovo sentiero. E' come viaggiare su un gomitolo di mule e camminamenti adagiato su questi monti a ridosso del mare.

Foto in basso: passaggio panoramico di Big Jim e Markozero.

Mennix vive questo territorio (che poi rappresenta il suo habitat naturale) in modo davvero rispettoso ed è bello per una volta trovare una persona che, come noi, apre e chiude tutti i cancelli prestando il doveroso rispetto al lavoro di chi queste campagne le usa per il sostentamento della propria famiglia. E' proprio questo lo stile che ha reso tanto popolari gli E.A.

Foto in alto: il miticissimo RV con il mare visto dall'alto dei monti tolfettani per cornice.

Chi vive da queste parti, ed ha la fortuna di trovarsi questi tragitti praticamente fuori dalla porta di casa, ha la possibilità di praticare questo sport nel modo più completo, col fango pesante e pastoso nella stagione invernale e sempre e comunque sulle salite e discese di rocce più tecniche che si possa desiderare affrontare.

 

 

Questo iper allenamento costante rende gli enduristi praticanti della costiera a nord del Lazio tra i piloti più tecnicamente ricchi di stile e dalla guida efficace. Mennix ed il suo amico (foto in alto ed a destra) lo dimostrano guidando con scioltezza il nostro gruppo ad un passo decisamente più alto di tutti gli altri e con una naturalità che lascia intuire come non stiano forzando l'andatura. Come dire "nel polso destro ancora ce n'è!"

Foto in alto: RV in action.

Ad ogni bivio, però, sono lì che attendono pazienti il sopraggiungere degli altri escursionisti, attenti a non sgranare troppo il gruppo. Si vede che anche loro conoscono bene la teoria dell'elastico (fermarsi ai bivi per sincerarsi che chi segue abbia visto il senso di svolta, aumentando e diminuendo le distanze tra chi segue e chi precede come se si fosse collegati da un elastico che si tende e si rilascia, per l'appunto).

Ben presto (troppo presto) dal gruppo si staccherà Big Jim che, nella foga della partenza si era scordato di fare il pieno rischiando di restare a secco. Purtroppo l'appuntamento alle 16.30 non ci consente di scortarlo dal benzinaio e riprendere tutti insieme la passeggiata, per lui l'avventura si conclude dopo pochi chilometri, s'è fatto più autostrada che altro!

 

Foto a sinistra: velocità moderata quando si passa accanto agli animali al pascolo, uno spavento può indurre queste bestie a farsi del male fisico o a caricare, bisogna sempre avere rispetto per loro e per coloro per cui esse rappresentano il sostentamento.

Mennix è una vera sagoma e, ad ogni sosta, se ne esce con una barzelletta, una battuta o una freddura, uno spasso insomma! Nella foto in basso FabioDRZ se la ride di gusto anche se già è esausto.

Foto in alto: l'abbandono di Markozero per il dolore lamentato al ginocchio, vittima di una caduta dei giorni precedenti. Il Mennix sentenzierà: "Questa è un'uscita Highlander ...ne resterà uno solo!"

Ed eccoci alla prova del nove, il mastodontico 650 teutonico lanciato sui gradoni di roccia tolfettana.

L'X-Challenge se l'è cavata bene nonostante i pesi e l'indole di dual sport che non la rende adattissima ad un utilizzo su percorsi estremi, come questo.

Tutto sommato questa BMW nelle dimensioni resta molto contenuta ed il baricentro non fa percepire a pieno le masse in gioco, con un pò di malizia si può osare, ma quello che davvero non si può è andarci veloce.

Nel punto di maggiore altitudine incontriamo altri due enduristi amici di Mario (Mennix) che da queste parti è Mr Enduro (dopotutto questa la chiamano "la valle del Mario"!)

Foto in alto: i sopravvissuti in posa davanti ad una enorme quercia sezionata da un fulmine.

In questa valle c'è proprio tutto, oltre al fango invernale ed alle mule anche i guadi sono tantissimi!!

Ore 20.30 si riconquista l'asfalto dopo alcuni passaggi hard che non hanno permesso nemmeno di fare foto per la concentrazione di guida richiesta.

Foto a destra: il bitume sarà una scusa per raggiungere un'altra sterrata pianeggiante che ci porterà alla birretta di fine giro.

Ed eccoci finalmente ad un tavolo di bar, stanchi e soddisfatti in procinto di rinfrescarci con un succo multivitaminico di luppolo, il miglior reintegratore che io conosca!

Al bar RV si accorge che la BMW perde olio, è un O-ring di rame che si dev'essere deformato per le alte temperature raggiunte (l'elettroventola era quasi sempre accesa) e per le gran botte picchiate dal sottocoppa. Da qualche parte doveva pur cedere sta motina dopo questo trattamento così duro! L'abbiamo davvero violentata ed ha comunque brillantemente superato la prova, io stesso io non credevo che ce l'avrebbe fatta!

Ora è il momento di risfruttare a pieno la sua anima dual per riguadagnare il centro città con un trasferimento bitumico notturno reso piacevole dalla comodità di utilizzo di questo mezzo polivalente, unita all'illuminazione efficace della fanaleria. Foto a destra: dopo 50 Km d'asfalto, il "cupolone"!

...alla prossima!

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