TORA TORA TORA
E'
Settembre e si riaprono le danze! Questo è il periodo +
bello per praticare off-road e le giornate ancora sufficientemente
lunghe per le nostre passeggiate. E' così che il popolo
degli E.A. si organizza e, alla prima domenica del mese, mette
in cantiere un'uscita che, partendo da Roma, vuole raggiungere
Amatrice per festeggiare l'inizio della nuova stagione con un'abboffata
di bucatini alla amatriciana. Le vicende occorse porteranno a
rivedere un po il programma e i nostri eroi non raggiungeranno
mai la cittadina marchigiana, ma la giornata di fuoristrada sarà
comunque un gran successo...
All'appuntamento eravamo in otto: Posaja,
Simisì, Flair, Esir, Simone XR400, Sandro K525, Diego ed
il nuovo acquisto The Lawer.
Flair
si fa subito prendere in giro per aver attaccato sulla moto questo
tagliandino da meccanico FIAT, quello che indica la data e il
tipo di intervento all'ultimo tagliando, per intenderci!
Simisì, dal canto suo si è
presentato con un centurione incollato sul parafango...
Esir, come al solito
suo, non si presenta all'appuntamento in tempo e, dopo averlo
atteso per + di mezz'ora davanti alla SAMOCAR di via Salaria,
partiamo per andare a far benzina, al benzinaio ci raggiungerà
tutto trafelato.
Appena superato Monterotondo scalo, all'altezza
del mobilificio ex Pedretti, inizia il fuoristrada. Prima, però,
un breve briefing in cui viene spiegato ai nuovi ragazzi che si
sono uniti a noi in questa uscita il "principio dell'elastico",
ossia il modo in cui si guida in gruppo: ognuno, sopraggiungendo
ad un incrocio, dopo aver visto la direzione presa dal pilota
che precede, controlla se il pilota successivo è in grado
di vederlo svoltare, se così non fosse egli si deve fermare
ed aspettare, mai tornare indietro per non rischiare un impatto
frontale, ma attendere che l'apripista, accortosi dell'intoppo,
rientri in dietro pian pianino.
E via, si parte!!
Dopo qualche decina di chilometri di
off, facciamo un primo giro di rabocchi di benzina anche perchè
non sappiamo quanti distributori troveremo lungo il percorso ed
è comunque l'occasione per sondare le difficoltà
dei singoli enduristi in modo da avere un'idea del grado di perizia
di ogniuno.
Qui vediamo Simone che ha fatto al sottoscritto
una vera e propria carrambata, ci conosciamo dal 1995 e facevamo
off insieme ai tempi del G.A.S. (Grande Associazione Sterratisti)
e ci siamo frequentati solo in mulattiera, erano anni che non
facevamo un'uscita insieme... che bello!! Grazie ancora Simò!
Ripartiamo in off e percorriamo i sentieri
di montagna che ci portano in direzione dell'Abruzzo, tappa d'obbligo
per il raggiungimento della meta finale
Prima fase di sterratoni velocissimi
da 5° piena
...dopo pochi chilometri, però,
iniziano le mulattiere in salita, gradualmente sempre + difficili.
Qui i meno pratici hanno cominciato ad incontrare le prime difficoltà,
dovute in parte al calo fisico che si trascina dietro la pausa
estiva, tutti però se la sono cavata.
Qui vediamo Diego aiutato da Esir in
un tratto di salita pronunciata.
E, a destra, Flair che inizia il suo
show di cadute...
Ma ecco la sua vendetta...
...in un tratto di salita davvero impegnativo,
salta in sella, apre il gas e, senza incertezze viene su, ecco
qua sotto le espressioni stupefatte di Simisì e Posaja
che non credono ai loro occhi
Non facciamo neanche in tempo ad iniziare
una standing ovation che il nostro prode si arresta accanto alla
moto parcheggiata di Esir e gli rovina addosso!!! Che botto!!
Possiamo vedere Valerio cercare di porre
fine alla sofferenza dell'amico Alessio, pervaso da un raptus
omicida e accecato dalla vendetta.
(Si si, scherza, scherza, valla a rialzà
e guarda la sorpresa)
Quando passa il momento di ilarità
si ritirano su le due Suzukine che hanno fatto "scopa"
e appare a tutti la gravità dei danni procurati dall'asso
del volo acrobatico, da oggi anche campione di scopone scientifico.
Il radiatore destro è completamente
"masticato" dai sassi che si trovavano a bordo sentiero,
oltre alla vistosa ammaccatura chiaramente visibile, l'elemento
radiante subirà pure delle crepe che fanno colare il liquido
refrigerante, per Esir giro finito!
Non potendo chiamare l'elicottero, però,
al nostro amico toccherà affrontare anche le successive
mulattiere, fortunatamente in discesa, fino a raggiungere il primo
asfalto.
C'è da riconoscere che Valerio
è stato un vero signore, non si è arrabbiato, malgrado
la sua moto fosse praticamente nuova!!
Il passaggio di Diego, qui a destra,
lascia l'inequivocabile segnale di fumo stile indiano tipico dei
due tempi
Grande simpatia per il nostro nuovo amico
Sandro in sella ad uno "spaventoso" K525!!
Ecco anche i due Simoni a confronto in
un passaggio in forte pendenza e con tanti gradoni di roccia.
Alla fine di questo impegnativo passaggio
ci fermiamo tutti all'ombra di un grosso albero per far la conta
dei danni
Anche Simisì, infatti, si accorgerà
che qualche impatto di troppo con le rocce nei canali, gli ha
piegato la leva cambio rendendola inutilizzabile perchè
andava ad interferire con il carter. Sarà costretto a chiedere
l'aiuto der Posaja affermando: "A Posà, sei il WM
me devi aiutà te!", commosso degli oneri infiniti
che mi procura la carica ho risposto da gestore del sito:"Prova
a spegnere e riavviare magari si disinpalla da solo!!", ma
dopo le conseguenti risate, mi metto all'opera ed ecco la leva
prima e dopo l'intervento.
Problemi risolti per il nostro simpatico
amico...
...non altrettanto può dirsi per
il radiatore di Esir che è irriparabile in queste condizioni.
I nostri Diego e Flair, che qui vediamo sfranti di fatica per
esaurimento di energie.
Anche per loro la gita finisce qui per
sopraggiunti limiti di fiato
Continuiamo così in formazione
ridotta in 5 per un altro bel tratto di enduro che ci porta fino
ad Orvinio...
Ad Orvinio gli impegni familiari faranno
desistere anche Simone XR400 ed il suo simpaticissimo amico col
kappone.
Resteremo quindi in tre, io, Simisì
e The Lawer ad affrontare la famigerata mulattiera dell'antennone
Clicca sulla foto e scarica il FILMATINO
della giornata
Il caldo comincia a farsi sentire e The
Lawer avrà bisogno di un pò di aiuto per portar
su la sua bella WR 426 che lamenterà grossi problemi d'accensione
Giunti in vetta ci si rende conto che
i problemi patiti ci hanno pesantemente lasciato indietro sulla
tabella di marcia, di suo forse troppo ambiziosa, quindi decidiamo
di andare a mangiare lungo il lago del Turano, a Castel di Tora
da cui il titolo del giro, dove incontreremo un altro gruppo di
enduristi (tra cui Luigi WR, Daniele, Angelo motowind e Nessy)
che stava iniziando il rientro a Roma
Eccoci finalmente a tavola
L'amatriciana non si farà poi così
desiderare...
Rifocillatici e dissetati (per la cronaca,
tagliolini al sugo, tagliolini con tartufo, fettuccine ai porcini,
arrosticini, persico e patatine oltre a dolce caffè e ammazzacaffè)
decidiamo di fare un fuoriprogramma e, spolverando le mie reminiscenze
del giro di Tivoli, decidiamo di percorrerlo a ritroso per rientrare
nella capitale
Ancora problemi, dopo pranzo, per riaccendere
la Yamaha di Riccardo, con Simone intento a prenderlo bonariamente
(come al solito) per culo dicendo in continuazione: "Honda
XR250 Dall'Ara forever!!!". Mentre il nostro scalcia e sbuffa
sulla pedivella di una moto "muta"
Qui, per la nostra gioia, insieme ad
una pioggerellina rinfrescante troveremo il primo fango della
stagione con stradoni interi di melma e sassi lunghi chilometri
e chilometri
Come di consueto si aprono i cancelli
per poi richiuderli SEMPRE dopo esser passati
Grazie a Simisì per i costanti
contributi fotografici , buona parte delle illustrazioni dei nostri
giri si devono a lui!!