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Motogiro umbro-marchigiano

Oramai sono diventato un pendolare ad ampio raggio e mi ritrovo spesso in treno a far su e giù per l'Italia tra Roma, Parma e Milano. Durante l'ultima spedizione romana, però, colgo la palla al balzo e, allungando il rientro fino in Umbria riesco a incastrare un favoloso WE di enduro nei territori di PIGA e Bottaio!

L'occasione è cercata visto che da queste parti c'è lo zoccolo duro della comunità E.A. che nel triangolo Gualdo, Nocera e Perugia vede esponenti di rilievo del nostro piccolo mondo virtuale.

Ad accogliermi ritrovo subito PIGA e Pastura con cui cominciamo subito a fare un ricco giro di colazioni e saluti a tutti gli amici che da un pò non vedevo...

(foto sopra: incredibile coincidenza... aguzzate la vista)

La scappata è anche stata resa possibile dal fatto che il nostro PIGA ancora non ha venduto la sua seconda KTM 300 (la Lella) per cui mi ritrovo a disposizione un mezzo ancorchè sia venuto by train...

Foto sopra: le due generazioni delle PIGA's bikes a confronto.

Foto in alto: PIGA in versione piccolo chimico che prepara la miscela e fa il pieno alle sue pupille...

E' così che, detto fatto, ci ritroviamo in sella ad affrontare la calura di un torrido sabato di fine giugno per scoprire le bellezze di questa regione attraverso un percorso per lo più fatto di passaggi in sottobosco e che dall'Umbria ci porterà nelle Marche.

Della partita, oltre a me e Luca, faranno parte anche Lelo e Massimetto su Husquy oltre a Cesare su Beta.

La comitiva, da subito affiatata ed assetata, comincerà così l'avventura alla ricerca dei sentieri più ombrosi fin nel folto del bosco dove la luce faitica a penetrare...

Non mancano certo i passaggi panoramici, regalati dai punti di raccordo di radura e vegetazione bassa, dove lo sguardo allunga verso la splendida vallata umbra.

Foto a sinistra: sebbene possa non sembrare ci troviamo su un sentiero battuto, ma quasi completamente celato dall'erba cresciuta rigogliosa durante le ultime piogge.

Ed all'ombra degli alberi crescono floride anche le fragoline di bosco, deliziose e che fanno tanto atmosfera da "bosco delle fiabe"

PIGA mi porge una fragolina mosso a pietà dalla mia sofferenza di sete

Ma finalmente la salvezza!! Uscendo dal tracciato raggiungiamo un paesino di quattro case dove troviamo un lavatoio con acqua freschissima per reintegrarci dei liquidi persi.

La tentazione è forte e non resisto dal cacciarci dentro tutta la testa per rinfrescarmi.

Finita la breve sosta ci prepariamo ad affrontare "il terribile" che, a dispetto del nome, non è un passaggio difficilissimo, ma comunque abbastanza inquietante, visto che a metà rampa c'è un gradone di roccia trasversale che spinge verso un vero e proprio precipizio

Foto in alto ed in basso a sinistra: due belle immagini del passaggio di Cesare sul "terribile", poco dopo lo sperone insidioso...

Con queste temperature ed una giornata così luminosa non è possibile endurare allungo e, dopo neanche un ora dalla prima pausa cominciamo a pianificare la sosta BAR per riposare e bere.

La location sarà in territorio marchigiano in un piccolo chioschetto che ci offre anche la possibilità di sedere all'ombra e far quattro chiacchiere in relax.

 

A questo punto il pomeriggio sta già languendo verso la sera e Claudio, che doveva passare ad una festa di compleanno da alcuni parenti li vicino ci invita ad unirci ai bagordi.

Ci ritroviamo così in un vero e proprio evento dove, mentre le salsicce e le bistecche rosolano sulla griglia, una tavolata festosa e festante ospita ogni tipo di leccornia, dal dolce al salato... come dire di no?

Oltre alla bella ospitalità godremo, in questa occasione, di un non precisabile numero di bevute birra e gassosa!!

Al mattino della domenica, dopo una serata passata alla festa del quartiere Biancospino, dove ho il piacere di conoscere di persona il Presidente del Moto Club Gualdo, Sauro, veniamo raggiunti da Riccio e Luca Sabo per una seconda manche enduristica... un richiamino... per così dire

Foto a destra: Luca Sabo da subito alle prese con la corona della sua GasGas che si allenta in continuazione...

Al pronti via ci avventuriamo per una salita scivolosissima dove le gomme completamente fruste del Kappa di PIGA non mi assistono ed iniziamo a tribolare sotto al sole.

Andare in debito di energie con queste temperature equivale a devastarsi il fisico senza possibilità di recuperare le forze.

Malgrado ciò i passaggi ombrosi che si susseguiranno subito dopo permetteranno un pò di respiro ed una piacevole sensazione di frescura.

Foto a destra: Riccio e PIGA, notare l'impalcatura che quest'ultimo s'è costruito ed adattato al casco per ospitare foto e videocamera ed effettuare le riprese durantei giri in off.

Se vuoi scaricare il video in definizione più alta fallo QUI

Come al sabato, anche alla domenica le soste per bere sono vitali. Qui sotto eravamo in fila alla fontana della Rocchetta, si, si, proprio quella della famosa acqua oligominerale (quella che fa fare plin plin ) e che qui ha i suoi stabilimenti per l'imbottigliamento.

La sosta si protrae per cercare di richiamare all'appello tutta la carica per affrontare l'ultima mula hard della giornata, che dalla base ci porterà fino in cima al monte.

Foto in alto: guado di un piccolo, ma fresco ruscello.

Inutile star qui a soffermarmi nella descrizione dei bellissimi posti che l'Umbria offre al popolo degli enduristi, le foto parlano praticamente da sole!

Foto in alto: Riccio soddisfatto!

E dopo una obbligatoria sosta di fine giro al bar per l'ennesima birra e gassosa, tutti pronti per un bel pranzo dal Bottaio che è sempre un grande anfitrione e la cui ospitalità resta sempre squisita! (foto a destra: Bottaio porge il piatto al Pastura con evidente disappunto)

Il Pastura che qui ci ha raggiunto per la pappata, sebbene abbia 3 (e dico 3!) Honda, non glie ne funziona nessuna e non è potuto essere dei nostri durante le smotazzate.

Bottaio, da buon purista del tassello, e per di più con lo scorno di non essere potuto venire per impegni di lavoro, quasi non lo voleva far mangiare insieme a noi.

In effetti il nostro Pastura s'è dedicato per due giorni al riposo ed alla fidanzata (molto di più al riposo ) e un giretto poteva pur trovare il modo di venirselo a fare!!

A tavola, tra primi, secondi, contorni ed ogni ben di Dio, troviamo anche il modo di riguardarci le foto e scaricare i video sul mio notebook.

Finita l'abbuffata non ci resta che prendere possesso della strada e, posizionato sedie e tavoli in uno spicchio d'ombra, iniziamo il giro di caffè, limoncelli e grappe.

Ma non riesco a sentirmi tranquillo, sono due giorni che incrociamo Davidoff in macchina che va su e giù scortando le figlie a destra e a sinistra e non ci viene a salutare, indi per cui lo chiamo e lo minaccio di cancellazione dal forum!!

Detto fatto, il nostro amico abbandona gli ospiti che aveva a casa, inforca il suo CF 450 e ci raggiunge (foto a destra).

Foto in alto: PIGA accaldato e disperato!

Da qui in poi è delirio!! PIGA cerca di attaccarsi al muro come un geco per poter restare in ombra evitando i roventi raggi del sole che avanza, noi iniziamo il consueto teatrino di demenze tra racconti e risate...

Casco al contrario e giri offerti sulla sua Honda a far su e giù per le scalinate di Gualdo in due, il nostro Davidoff non poteva proprio mancare e noi non potevamo salutarci senza aver prima passato un pò di tempo assieme!

Adesso che l'orologio tiranno mi ricorda che devo correre in stazione a prendere il treno non mi resta che un ultimo giro in macchina sulla cabrio del PIGA, ma il sole è troppo forte ed il rimedio è presto trovato...

Ci fermerà anche un vigile in mezzo alla festa degli sbandieratori di Gualdo e, mosso a pietà del nostro stato, si limiterà a suggerirci "almeno chiudete il tettino" Che dire di più? Due giorni fantastici, da ripetere prima possibile, ci rimane però la soddisfazione di poter dire ...

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