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LA NAVIGAZIONE

Andare in fuoristrada è una delle esperienze più gratificanti di contatto con la natura per gli appassionati di motori, ma i percorsi impervi non sono mai segnalati da cartelli e difficilmente si può trovare qualcuno a cui chiedere, per cui come fare?? All'uopo viene in aiuto la tecnica e la tecnologia mutuate dalle competizioni, in particolare dal motorally.

Gli strumenti per "navigare" i percorsi off-road sono principalmente il roadbook ed il GPS.

 

Il roadbook è un rotolo di carta (simile ad un rotolone di cartaigenica), dove viene segnato il percorso evidenziando a quale chilometro svoltare e dando indicazioni sulle difficoltà dei vari passaggi. Esso è costituito da una tabella di tre colonne, nella prima è riportato un riferimento chilometrico, nella seconda un disegno esplicativo della zona, nella terza un commento con simboli ed abbreviazioni per descrivere la zona (a titolo di esempio possiamo trovare acronimi così: SPP-segui percorso principale, oppure simboli tipo \ che indica discesa o / salita ed ancora un rombo che identifica la presenza di sassi, ecc.)

 

Le strade sterrate sono indicate con una linea, mentre gli attraversamenti su tratti asfaltati vengono segnalati da un tracciato racchiuso tra 2 linee parallele

Per chi vuole sapere per cosa stanno le sigle riportate sui roadbook ecco una utile legenda:

 
 

Per consultare il roadbook esso deve essere inserito all'interno di un portaroadbook, che è una scatolina con due alberini girevoli che permettono di slotorarlo a mano a mano che si avanza nel percorso.

Ne esistono ad avanzamento manuale od elettrico e vanno necessariamente abbinati a contachilometri, analogici o digitali, che abbiano la possibilità di essere portati avanti od indietro per procedere alle opportune collimazioni con le indicazioni riportate in roadbook (ciò è necessario quando per esempio si deve tornare indietro perchè si è sbagliato a girare ad una nota precedente)

Per quelli elettrici, oltre ai vantaggi in termini di fatica ed efficacia esistono i vantaggi dovuti al controllo remoto che avviene azionando pulsanti posti sul manubrio senza dover staccare la mano sinistra dalla manopola

 

Si consiglia sempre di carenare il portaroadbook con una protezione di alluminio al fine di proteggere il delicato attrezzo dalle sassaiole tipiche della pratica della disciplina fuoristradistica.

Nel montaggio bisogna tener ben presente l'angolatura dello "schermo" che deve essere ben visibile anche durante la guida in piedi sulle pedane, che è la norma nell'enduro, per evitare di doversi sedere per controllare la rotta od agire sui comandi del portaroadbook e del trip (come viene detto il contachilomentri)

I + osservatori avranno notato che, specie con i portaroadbook manuali, si guida in piedi e spesso con una mano - secondo il nuovo codice della strada la confisca è garantita!!

 

 

 

 

Per aumentare la leggibilità delle note contenute nel roadbook è utile evidenziare con un evidenziatore i chilometri solo delle note in cui ci sono svolte e la direzione di queste, così facendo si possono saltare decine di note meno utili mantenendo maggiore attenzione sulla guida

 

 

 

 

 

 

 

 

Pensate ai grandi piloti africani che gestiscono animali da 100 e più cavalli e devono leggere il chilometraggio, guardare le note, tenere il gas aperto e un occhio sulla bussola elettronica!!! Non è facile come può sembrare a chi non ha mai navigato, anche solo seguire una traccia GPS distrae dalla guida.

 

 

 

 

 

 

Arriviamo quindi a parlare dei sistemi di navigazione satellitare GPS (global positionig system), sempre più diffusi essi sono ora contemplati anche nelle gare di campionato del mondo rally e tout terrain, ma cosa sono e come funzionano??

 

 

 

I GPS sono dei ricevitori di segnali provenienti da satelliti in orbita geostazionaria (che cioè girano intorno alla terra alla sua stessa velocità di rotazione restando in orbita sempre sulla stessa zona del globo) quindi la ricezione di questo o quel satellite dipende da dove ci troviamo e non dal loro movimento, loro non sorgono e tramontano come sole e luna, ma restano fermi su di noi!

 

(alcune delle immagini sono tratte da GPSCOMEFARE)

 

Le varie schermate di questi strumenti danno diverse indicazioni, da sinistra a destra possiamo vederne alcune: l'acquisizione satellitare (che ci dice quanti e quali satelliti riceviamo e con che forza di segnale); la bussola elettronica (ci indica il nord geografico), la traccia (evidenzia la nostra posizione con un triangolino rispetto al percorso caricato nello strumento che viene rappresentato da una traccia tratteggiata a puntini), i dati geografici come latitudine (longitudine altitudine ed altri dati come trip parziale, livello batteria, data e nostra velocità di percorrenza), traccia come una strada in 3D con la nostra distanza rispetto al percorso ideale.

E' utile montare un sistema di alimentazione diretta dalla moto per approvigionare di elettricità lo strumento, ma senza privarlo delle batterie.

Altresì è indicato il montaggio dell'antenna esterna che generalmente si mette sul parafango posteriore, essa incrementa il segnale ed è molto meno esposta rispetto a quella in dotazione allo strumento.

 

 

 

Certo è che le moto ufficiali vantano dei cruscotti comandi di livello altissimo abbastanza distanti da quello che possiamo permetterci noi comuni mortali.

Ne vediamo di seguito alcuni esempi

 

 

 

Spesso i piloti montano più trip digitali collegati in serie per segnare sul sinistro i chilometri e sul destro i metri per aver maggior precisione.

BUONA NAVIGAZIONE!!

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