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Montare il tachimetro digitale

Le nostre beneamate moto da off estremo, professionali o dual purpose, hanno in comune il problema della strumentazione di serie. Le ultra pronto gara, spesso, non l'hanno proprio, mentre le enduro stradali incattivite, hanno plance di controllo sin troppo ingombranti, pesanti e brutte a vedersi.

E' questo uno dei motivi che ha portato alla diffusione del tachimetro digitale da mountain bike anche nell'ambito del fuoristrada a motore.

Con questa piccola guida vogliamo dare alcune "dritte" per aiutare chi si accinge a montarne uno sulla propria bimba e non sa da dove cominciare.

In primo luogo bisogna orientarsi nell'acquisto per evitare di rimanere buggerati.

Le caratteristiche tecniche essenziali da controllare sono soprattutto da riferirsi alla scala di velocità, questo perchè molti, essendo progettati per le bici potrebbero arrivare sino ai 99 Km/h che permette un display a due cifre. Tra tutti i modelli consiglio i Sigma che arrivano a 300 Km/h, sono robusti e si trovano con molta facilità a prezzo conveniente.

Questi trip hanno in genere almeno otto funzioni :
  • Chilometri parziali
  • Chilometri totali
    Sino 9999 Km
  • Tempo di percorrenza
  • Avvio/arresto cronometro automatico
  • Velocità massima
  • Velocità media
  • Visualizzazione velocità
  • Confronto tra velocità media e velocità attuale
  • Orologio

E' molto facile trovare una collocazione dove posizionarli dietro alla mascherina

Oltre allo strumento nella confezione si trovano:

      • Un magnete con clip di fissaggio ai raggi
      • Elastici fissaggio
      • Trip Sensore e Base fissaggio trip fissaggio

Montaggio

Le operazioni non implicano grandi difficoltà, ma come in tutti gli adattamenti c'è bisogno di costruire staffe, modificare cablaggi e la manualità di ognuno fà la differenza fra un lavoro eseguito ad arte e una ciofeca, vale il consiglio di sempre: se non ci sai fare lascia stare.

Per lo strumento potete utilizzare una staffa, meglio se di alluminio.

Per fissare il sensore consiglio di sfruttare la flangia porta pinza del disco anteriore e l'aiuto di fascette e biadesivo, ancor meglio se vi costruite una staffa anche per questo.

Il magnete è conveniente incollarlo sul disco o bloccarlo nei fori del flottante, ma qui le cose dipendono molto dalla vostra inventiva e dalla conformazione del vostro disco

Ecco i particolari del montaggio del sensore sulla piastra distanziale della pinza freno e, in alto a destra, il magnete incollato sul disco freno

 

Le moto più recenti (come il DRZ) montano il sensore sul forcellone che funziona senza magnete, ma è sensibile all'alternanza vuoti/pieni (fonte eddypanik)

Occorre allungare il cavo originale, tagliare il cavo in una posizione comoda per lavorare, ma comunque protetta dalla mascherina. Per la prolunga utilizzare un cavo a piattina o del tipo con guaina e due fili.

Se potete saldate i terminali dei fili e isolateli opportunamente, non occorre rispettare polarità in quanto il contatto e del tipo on off, in pratica ad ogni giro il magnete "chiude" il contatto e da il consenso al trip

E' comodo far salire il filo così allungato arrotolandolo al tubo del freno anteriore fissandono ogni circa 15 cm con una piccola fascetta, in questo modo sarà molto + protetto da eventuali strappi per interferenza con rami e rovi, se riuscite fate come me e fatelo passare dentro al tubo in teflon che proteggie il cavo freno (è un lavoraccio, ma lascia il filo esterno solo in prossimità del manubrio-come si può vedere nella seconda foto in alto a sinistra)

Fate arrivare il filo sino alla pompa freno e da qui indietro sino alla basetta del trip, in questo modo non si tenderà, col rischio di strapparsi, quando le forcelle lavorano facendo salire e scendere il tubo freno.

Taratura

All'accensione del Trip sarà necessario inserire oltre alla data e ora il diametro ruota, io utilizzo il valore di 2205 per i cerchi da 21" e 1882 per i 17" delle ruote motard.

In commercio esistono anche dei supporti che permettono l'illuminazione, questo a destra, ad esempio, è venduto direttamente insieme al trip da KTM

 

Per chi vuole spendere ce ne sono addirittura di retro illuminati come questo della G.P.T.

 

O ancora questo ritratto su un CRF della americana ENDURANCE (foto in basso) che ha anche diverse funzioni supplementari.

Come al solito lavorate con tranquillità e non fatevi prendere dal panico, per le richieste di aiuto rivolgetevi con fiducia attraverso il forum al popolo degli E.A.che sarà felice di darvi un consiglio se non un vero e proprio aiuto pratico (tempo e distanze permettendo)

BUON LAVORO!!!

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