MINITUTORIAL SULLE GOMME
Come premessa alla pagina
ricordo a tutti i lettori che queste considerazioni possono essere
un utile supporto a chi si avvicina digiuno al mondo dell'enduro
e cerca informazioni per iniziare ad orientarsi, non verranno effettuate
comparazioni di modelli e marche perchè ritengo che molto
della scelta del pneumautico sia dovuto a gusti personali, tipologia
di moto che li monta e soprattutto alle occasioni di acquisto a
condizioni vantaggiose. Verranno comunque presi in considerazione
alcuni dei modelli + diffusi ed universalmente riconosciuti efficaci.
La prima considerazione, anche
se può sembrare banale, è che non esiste, e non potrebbe
essere diverso, la gomma totale che va bene per tutto e da per tutto.
Ciò che condiziona
principalmente il rendimento (inteso come aderenza del battistrada
al fondo e durata all'usura) sono i fattori range di utilizzo e
fondo stradale.
Riguardo
all'utilizzazione che si fa del proprio mezzo occorre ragionare
in termini di percentuale di uso off/on-road e di quale dei due
si vuole in ogni caso prediligere.
Per il tipo di fondo, al di
là dei terreni di abituale frequentazione per gli allenamenti
(ghiaioso piuttosto che sabbioso o terreni morbidi/fangosi fino
alle pietraie) c'è comunque la distinzione derivante dall'alternanza
delle stagioni secca e umida.
Quel che cambia il carattere
e la resa di una gomma è:
- il disegno, ossia la forma,
la dimensione, la spaziatura e il numero, della tacchettatura;
- la mescola, ossia la formula
chimica del materiale con cui la gomma è fatta;
- la carcassa, ossia la consistenza
ed il numero di tele dei maglia metallica che costituiscono la base
intorno a cui viene vulcanizzata la gomma.
Ultima annotazione la differenze
tra le enduro omologate o le gomme senza omologazione (quelle con
su scritto NOT FOR HIGHWAY USE) è solo nella altezza del
tassello che per le prime non deve superare i 130 mm come da regolamento
Enduro FMI le seconde non hanno questo limite e sono fatte per il
cross (costano di meno e durano di +). Le gomme ricoperte (come
le RIGA gomme) sono gomme su cui è stato ricostrito il battistrada
su la carcassa di una gomma usata, le caratteristiche delle mescole
così rivulcanizzate sono inferiori a quelle fatte in una
unica insufflazione di materiale fuso e, non di rado, si strappano,
sono però molto economiche.
USO SUL BAGNATO
Nella
scelta di un pneumautico per la stagione piovosa, soprattutto per
le zone caratterizzate da terreni molli e fangosi, vanno predilette
gomme caratterizzate da carcasse rigide (che permettono pressioni
basse delle camere d'aria), mescole morbide (in modo che il tassello
vibrando maggiormente tenda a sgrullarsi via il fango) e tasselli
spaziati in modo da drenare via tutto il fango e la melma con maggiore
facilità. Le gomme con queste caratteristiche pagano in termini
di resa sul duro, dove le rocce spezzano facilmente i tacchetti
morbidi e non sufficientemente vicini da coprirsi l'uno con l'altro.
Sono poi gomme che in virtù della mescola durano molto poco
e tengono poco sull'asfalto perchè la quantità di
gomma a terra è molto bassa.
Tra
le + efficaci gomme da bagnato ricordiamo le Enduro Competition
III e IV della Michelin che ,haimé sono anche tra le + care,
ottime le Dunlop D907 o le Pirelli Scorpio (queste tre sono le migliori
marche che producono gomme da off, nulla togliendo a Metzler e Bridgestone)Per
aumentare l'impronta dei tacchetti a terra e la trazione bisogna
tenere la pressione sui 0,8 bar, con una pressione così bassa
se si devono affrontare sassi e gradoni si rischia facilmente di
pizzicare la camera, è indispensabile montare un ferma copertoni
per non strappare la valvola il cui dado deve rimanere lento per
permettere di inclinarsi in caso di slittamento
USO SULL'ASCIUTTO E SULLE PIETRE
Per
i terreni duri servono gomme con tasselli ravvicinati e di sezione
larga, infatti non è necessario che penetri affondando, ma
invece deve resistere alle forti torsioni e non strapparsi.
Su questi terreni le velocità sono
+ alte e i gradini procurano impatti + duri per cui la pressione
delle gomme deve essere regolata a d almeno 1,0-1,1 bar (pressioni
maggiori faranno slittare troppo la gomma che giàdi suo ha
carcasse e mescole durissime)
Le migliori gomme mai provate di questa fascia
sono le Dunlop D707, che hanno un buon grip anche su fango e che
durano un casino di chilometri.
USO SU SABBIA ED ASFALTO
Le caratteristiche di disegno delle gomme
da sabbia e deserto le rendono molto adatte anche all'uso su asfalto.
I tasselli laterali molto frenanti e piatti, infatti le rendono
tra le poche tassellate dal buon appoggio in piega su strada, le
mescole dure e resistenti alle alte temperature le rendono molto
resistenti all'usura ed adatte ai lunghi viaggi o all'uso quotidiano
per recarsi in ufficio, i tasselli troppo revvicinati le rendono
inutili sul fango dove si impastano subito e diventano slick che
non possono che slittare...
La migliore casa produttrice di questa tipologia
di gomme è la Michelin che ne ha 2 modelli in listino, la
mitica Desert e la + economica, ma ugualmente efficace T63
LE MOUSSE E LE CAMERE
La scelta di cosa mettere dentro le gomme
è quasi altrettanto importante quanto quella di quale gomma
metterre. Per l'uso off-road è quasi d'obbligo adottare,
come minimo le camere d'aria del tipo rinforzato. Le producono praticamente
tutte le case produttrici di pneumautici e si riconoscono dallo
spessore elevato della gomma e dalle nervature di rinforzo che a
tratti sono presenti.
Come si può vedere sono talmente spesse
da non riuscire a piegarsi agevolmente...
E' utile avere come tappi quelli dotati di
chiavetta smontavalvola in modo che possiate montare la camera a
pressione armosferica
Alternativa alle camere d'aria rinforzate
è la mousse (anche queste sono prodotte da diverse case)
che consiste in un salsicciotto di poliuretano espanso che funziona
come una camera d'aria piena col vantaggio di non poter forare e
tenere una pressione virtuale molto bassa. Svantaggio principale,
oltre al prezzo d'acquisto (dai €60,00 in su) è la durata
bassa e la non resistenza alle alte temperature che ne sconsiglia
l'uso su asfalto dove le gomme si arroventano.
Di mousse ce ne sono di tre tipi principali:
-mousse a ciambella;
-muosse a salsiccia;
-mousse con camera d'aria.
Le mousse a ciambella sono ottime, sono come
camere d'aria gonfiate che devono essere inserite nel copertone
e poi entrambi nel cerchione, per tutte le mousse è necessario
inserire tra mousse e gomma un abbondante strato vaselina per aumentare
l'isolamento termico ed evitare che si sciolga sul copertone.
Queste mousse sono ottime anteriori e posteriori.
Le mousse a salsiccia sono dei tubolari di
poliuretanno che devono essere tagliati a misura (in realtà
devono essere + lunghi della circonferenza della gomma di una decina
di cm) ed inseriti aiutandosi con le leve cacciagomme.
Hanno il vantaggio di essere più economiche
di quelle a ciambella, ma non sono altrettanto efficaci per l'uso
alla ruota posteriore.
Le mousse dotate di micro-camera d'aria,
sono attualmente prodotte solo da DUNLOP ed hanno due vantaggi principali,
si può regolare la pressione del pneumautico, inoltre quando
il poliuretano inizia a degradare ed a compattarsi, aumentando la
pressione dell'aria la mousse si schiaccia nuovamente sulla gomma,
in questo modo la mousse dura + del doppio.
Gli svantaggi sono nel costo d'acquisto e
nella eventualità, seppur remota di forature.
ecco le mousse con l'alloggiamento per la
microcamera contenuta nella busta di lato (eh si, è la mia
mousse)
Per montare le mousse è utile disporre
di un apposito attrezzo ed alcuni accessori
Questo è lo smontagomme che aiuta
a scavallare il copertone nonostante la mousse tenda a lasciarlo
aderente al canale del cerchione
Questi
sono degli utili accessori per evitare di rovinare le anodizzazioni
dei cerchioni
In mancanza dell'apposito smontamousse potete
usare questi appositi spaziatori che si bloccano sui nipples dei
raggi e spingono il lembo del pneumatico verso il centro del canale.
Ovviamente servono le leve, più ne
avete e + lunghe sono e meglio sarà
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