La passione per i motori è come una malattia, quasi inspiegabile, che si spinge ben al di là della semplice pratica dello sport. A volte la brama delle forme e della tecnica racchiusa nelle parti meccaniche esercita sull'appassionato quasi un magnetismo che può far vedere nell'alternanza tra le linee sinuose e quelle spigolose di un vecchio V8 un'opera d'arte.

(sopra Posaja e Paolo)

Traendo qualche ispirazione da alcune foto trovate in rete Paolo si è messo alla caccia di un blocco motore completo e fuso da usare per lo scopo.

Una volta entrati in possesso del tanto bramato "pezzo di ferro" ci siamo messi subito all'opera per smontarlo completamente, vite per vite...

Già il disammblamento totale non è stato lavoro da poco, visto lo stato in cui si trovava questo rottame, ma ancor più lunga e faticosa è stata la ripulitura a fondo delle varie parti. Si è passati da una serie di lavaggi con acqua calda a pressione alternata all'uso di diluenti specifici per grassi ed oli, ad una finale fase di sabbiatura.

Grazie alla disponibile cortesia del nostro amico Francesco, che è restauratore di moto d'epoca, abbiamo potuto disporre di una fornitissima officina attrezzata per le delicate operazioni di recupero.

Dopo la sabbiatura i vari pezzi meccanici sembrano tornare a nuova vita, anzi, sarebbe più corretto dire che sembrano tornati nuovi di fabbrica!!

A questo punto dei lavori il grosso è fatto, non resta che dare una bella sgrassata al tutto, schermare le parti che vogliamo lasciare del colore alluminio naturale ed iniziare a verniciare con una vernice cromata.

Procuratici dei feltrini autoadesivi per non rischiare di graffiare il pavimento li attacchiamo sotto alla base delle valvole/piedino.

Fissiamo qundi le valvole attraverso una filettatura ricavata sul gambo e che si va ad avvitare su uno dei fori filettati che originariamente fissavano la coppa dell'olio.

Per ottenere un arricchimento estetico manteniamo la catena di distribuzione a vista segando via il resto dell'albero motore che è pesantissimo!!!

Non resta che praticare un paio di fori filettati sul cielo della batteria cilindri per poter avvitare le semibielle che, con il pistone orientato opportunamente, diventeranno i supporti del nostro piano d'appoggio.

Non bisogna dimenticare di posizionare nel centro del pistone un piccolo pad siliconico autoadesivo per far si che il piano in cristallo sia ben fermo e non si graffi muovendosi sui bordi del pistone stesso.

Non resta quindi che farsi tagliare il cristallo della forma e del colore preferiti ed adagiarcelo sopra.

Unica precauzione è di non mettere un piano troppo largo altrimenti le bottiglie non riuscirebbero a passare dal cilindro oltre il bordo, restando imprigionate dentro.

Inutile dirvi quanta soddisfazione da ospitare nel salone questo tavolinetto, anche in virtù di quante ore di lavoro e chiacchierate ci sono dietro.

Con le restanti bielle stiamo adesso costruendo un bellissimo attaccapanni da muro ed è inutile dirvi che uno dei pistoni (sabbiato e splendente) è ora diventato un fantastico portacenere!!

...aah la passione per i motori cosa non fa fare...