L'Umbria dentro al piatto!
E' universalmente noto che l'Umbria, tra tutte le regioni
del bel Paese, primeggia per la rigogliosità del paesaggio
naturalistico caratterizzato da una fauna ed una flora che "urla"
la sua prepotenza al visitatore, il quale, dal canto suo, non
può che innamorarsene.
L'amicizia e la disponibilità degli amici Letizia
e Giulio che gestiscono l'agriturismo "LA
PATERNA ", presso Città di Castello, ha
permesso di unire una vacanza con la dolce Papillon al proseguio
dei miei test di durata e resistenza del nuovissimo
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KXE 450F concesso in uso da KL Italia immersi negli
splendidi scenari di questa regione.
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La sinergia delle coincedenze ha poi voluto far combaciare
la trasferta umbra con la recensione della Motocavalcata delle
Sorgenti a meno di 100 Km da quì ...quando si dice "la
fortuna!"
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E' la quarta volta che io e Papillon
veniamo a trovare i nostri cari amici in questo angolo di paradiso
terrestre, è però la prima in cui porto con me le
moto; sì, certo, plurale, per poter condividere con Giulio
la bellezza di un giro assieme (altrimenti che gusto c'è?)
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Presso la Paterna ci sono sempre tanti bimbi, oltre a
Gaia (la splendida bambina di Giulio e Letizia) e Riccardo (il
figlio di Simone e Marta - la simpatica coppia che gestisce il
ritorante dell'agriturismo), tanti sono i figli degli ospiti e
tutti molto affascinati dalla presenza di questi alti e rombanti
mezzi a due ruote.
La location per questo WE allungato dal ponte per le
festività del 1° Maggio è davvero fantastica,
circa 600 ettari completamente solcati da strade bianche e carrarecce
in disuso, con laghetti e punti panoramici da restare imbambolati.
La struttura poi è ai massimi livelli di comfort con
piscine, campi da tennis, maneggio e tutto ciò che si può
chiedere alla vita per potersi sentire felici.
(foto a dx Papillon sul lago)
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Per parlare dell'ospitalità dei
nostri due anfitrioni +1 (foto in basso) non basterebbe scrivere
un libro piuttosto che stendere un report, quindi mi limiterò
a dirvi che con loro è come sentirsi a casa propria e che
la simpatia con cui sono trascorse le ore insieme è veramente
un raro e prezioso dono.
Foto sopra: Giulio e Gaia sulla mia Kawa
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La KXE 450F davanti alla porta del nostro
appartamento promette numeri! |
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Tanta opulenza paesaggistica ha da controaltare
un livello di enogastronomia, se possibile, ancor più eccelso.
Come ad ogni nostra visita qui in zona, tappa d'obbligo è
il ristorante "Il grillo" dove con le gambe ben sotto
al tavolino si fa sul serio!
Accanto ai classici piatti tipici che
vedono il trionfo di salumi e formaggi locali, oltre all'immancabile
presenza del tartufo di zona, si possono gustare ben più
complessi manicaretti come la bourghignonne di vitella.
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O ancora il petto d'anatra con cipolline
in salsa (foto in basso)...
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...o il filetto ai porcini (foto sopra),
il tutto rigorosamente preparato espresso e con prodotti esclusivamente
freschi.
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Foto a dx: Papillon è la più
bella immagine pubblicitaria per questo splendido mezzo, non trovate?? |
Con la Kawalletta a disposizione è
stato davvero piacevole cedere alle comunque irresistibili tentazioni
della tavola (e della cantina), coscienti della possibilità
di smaltire lo "stravizio" nella libidine offerta dalla
sua guida.
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La quinta essenza del divertimento scaturisce
dal fatto che in questa occasione non sono costretto a strappare
il famoso "permessino" alla mia paziente compagna, perchè
anche lei qui ha le sue distrazioni, la sua amica e la possibilità
di andare a cavallo mentre io volo sul pietrame di queste colline...
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Foto in basso: la stalla de
la Paterna piena di cavalli Appaloosa
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Come se non bastasse si è portata
anche il suo bellissimo dobermann Doryan, della serie
"il cerchio si chiude".
In questa foto in alto si sintetizza
tutto quel che mi serve per essere soddisfatto, Papillon, una
bellissima Kawa, la natura e Doryan che mi tiene serena la morosa
standole al fianco.
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Compagni di chiacchiere serutine saranno
due coppie di Harleysti di Padova che occupano l'appartamento
attiguo al nostro (in basso da sx: Michele, Alessia, Teresa e
Ruggero).
Simpatici e comunicativi soffriranno
molto a portare i loro pomponi americani su queste strade dissestate
che a noi fanno morire di goduria (una scivolata per uno se la
sono fatta!)
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cavalletto improvvisato per l'ingrassaggio
catena |
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Ma veniamo a dire della parte più
squisitamente motoristica dell'escursione umbra e partiamo col
descrivere il tipo di fondo che ci siamo trovati ad affrontare.
In gergo la chiamano "genga"
ed è una roccia friabile fatta a faglie che si sgretola
al solo contatto. Nei giorni di test c'è sempre stato sole
ed il fondo era completamente asciutto.
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Mentre il cavallo di Papillon trotta
mansueto nell'aria calda di questa mite primavera, i tanti cavalli
del KXE sembrano volare su questo tipo di fondo che, alle alte
velocità, regala sensazioni di compattezza e grip incredibili.
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A sera è difficile giudicare dalle
nostre facce soddisfatte chi si sia riuscito a divertire di più,
se io sulla moto o Papillon sugli Appaloosa. |
Le strade tutte intorno alla zona edificata dell'agriturismo
mi consentono di scorrazzare in giri infiniti, tra bivi che si
staccano dai percorsi principali penetrando nelle zone di taglio
legname dei boschi, per poi ricongiungersi a strade più
o meno carrabili regalando tratti di guida anche molto impegnativi
con mulattiere di gradoni di roccia davvero imponenti. (Foto in
alto: Papillon)
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Ogni terreno ha il suo "suono"
caratteristico, sul fango sembra di ascoltare una colata di cemento
dalla betoniera, sulle rocce è come scuotere un sacco pieno
di bocce. Sulla genga l'impressione che si ha è
quella di correre con gli anfibi sui cocci di mattonella.
(Foto in alto: Posaja che somareggia) |
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Affrontare questo tipo di difficoltà con il mezzo
messomi a disposizione dall'off-road division di Kawasaki Italia
è stato come quando, da bambini, si mette giù il
gettone di un autoscontro, ossia divertimento al 100%, nessuna
fatica, nessuna incertezza del mezzo, nessun problema di gestione
della nutrita cavalleria a disposizione.
L'erogazione di potenza è da cardiopalma e ad
ogni rotazione della manopola del gas la lattughina risponde con
generose impennate di potenza, che marcia c'è, c'è!
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Ma soprattutto quì mi sento in
vacanza e anche se impegnato nei test e nell'organizzare della
mia partecipazione alla MOTOCAVALCATA
DELLE SORGENTI non mi risparmio momenti di puro relax a bordo
piscina...
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Non potendo usare la mia Helmet Cam il
posizionamento della telecamera sul casco ha involontariamente
prodotto un video che offre una prospettiva particolare stile
videogame, clicca sull'anteprima quì sotto per scaricarlo.
Il secondo giorno di "asinerie"
in sella l'ho passato in parte con Simone, il cuoco del ristorante
dell'agriturismo e così la sera ho potuto avere il privilegio
di entrare nel suo regno per ringraziare del bel trattamento riservatoci.
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Foto in basso: io e simone nel paradiso dei ghiotti.
Foto a dx: Marta la simpaticissima moglie di Simone.
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Anche questa seconda serata non è
avara di piacevoli peccati di gola che ci hanno regalato i gustosissimi
tortelloni ai porcini (foto a sx) o la favolosa grigliata mista
accompagnata ad un ottimo sformato di fave che vedete nella foto
in basso.
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In omaggio alla sottosezione EA Alto
Lazio che mi ha preso come ispirazione per lo stemma in una vecchia
foto con tuta a cavallo, eccomi in versione 2007 affrontare addirittura
qualche giro di tondino in tenuta completa.
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Auguro a tutti voi la possibilità
di vivere almeno una volta una esperienza di vacanza spensierata
come questa, magari proprio quì a la Paterna, ma se lo fate
non dimenticate di dire che vi manda il Posaja e fatemi un fischio,
magari ci si organizza |
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