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Motocavalcata dell'Alto Aterno (AQ)

Settembre è ormai giunto al termine e la stagione della polvere sta passando la mano al tanto agognato periodo del fango dove ogni buon endurista trova il suo paradiso in terra, o, per essere più precisi, in terra e acqua...

Uno degli appuntamenti più attesi per inaugurare il primo terreno pesante è la Motocavalcata dell'Alto Aterno, evento enduristico verace a due passi dall'Aquila nel paesino di Pizzoli, uscita Aquila Ovest ad una decina di chilometri in direzione Teramo.

Gli organizzatori sono gli stessi amici del TEAM AQUILA ENDURO incontrati ad inizio estate durante la MOTOPASSEGGIATA DI ROIO ed in particolare il grande Giorgio ed il simpaticissimo Gabriele, che quest'anno ci hanno invitato a testare il giro in anteprima con due settimane d'anticipo sull'evento ufficiale.

(passaggio tra le zolle)

Gli Anonimi all'appello sono stati pochi, ma buoni, Marghi, Pennanera, Marco XXL e Posaja, giunti sul posto in camion come fossimo un Team ufficiale .

Al pronti via, dopo pochi Km di riscaldamento ed un campo di zolle da superare (il contadino ha pensato bene di arare anche la strada), si presenta una favolosa mulattiera di fango e pietre che, arrampicandosi su una montagna, attraversa un bellissimo boschetto.

A fine mula, però, mi toccherà una interminabile sosta di oltre un'ora perchè l'XR di Marghi si decida a ripartire dopo una banale caduta in un cambio di pendenza.

Dopo questo primo strappo tecnico, ma affatto impossibile ci si tuffa nei favolosi saliscendi delle creste montuose attorno al capoluogo abruzzese. L'aria di montagna, fina e cristallina ci amplifica le sensazioni di benessere che la gita ci trasmette.

Sarà un piacere condividere questa parte di giro con i padroni di casa, delle autentiche manette che ci faranno macinare chilometri come fossero chicchi di caffé .


Se non visualizzi correttamente il video in streeming qui sopra, scaricalo aggratisse () a questo LINK.

La natura di questi luoghi offre viste spettacolari, inferiori solo al gusto che danno le aperture di manetta lungo i tratturi che li solcano.

Pochi passaggi iperveloci ci rituffano nei punti più hard dei sottoboschi (foto a destra)

Sopra: Marghi dopo un ruzzolone

Nei tratti più impegnativi la guida deve essere necessariamente attenta ed ogni errore fa pagare pegno regalando scivoloni rovinosi e difficoltà nelle ripartenze.

Si raccomanda pertanto di valutare con attenzione la strada da prendere ai bivi di bypass, l'organizzazione, infatti, non prevede assistenza se non quella fornita dalle scope.

I sentieri che uniscono questi tratti di gusto squisitamente estremo, permettono comunque di godere a pieno delle difficoltà di una guida sportiva, anche per chi vuole rinunciare a misurarsi nelle prove maggiormente selettive.

Sterrate che possono essere agevolmente percorse a velocità turistica, come a ritmi da prova speciale in cui infilare le curve una dopo l'altra può dare l'impressione di tuffarsi nei tornanti di un tobooga tibetano.

Lungo il tragitto incontreremo anche alcuni cugini trialisti che in questi scenari hanno un modo diversamente uguale di condividere natura e passione per i motori e la tecnica.

Foto in alto: incontro con i trialisti

I padroni di casa si muovono in questi scenari come fossero parte del territorio stesso.

Squisiti nella loro ospitale gentilezza, ci accompagnano a scoprire le bellezze della loro terra, pazienti e disponibili, regalandoci una serie di battute e racconti che hanno reso questa domenica passata assieme veramente piacevole, come se fossimo stati amici da sempre.

L'asfalto è bandito dal tracciato del prossimo evento, lo si incrocia solo al momento di raggiungere il distributore dove è prevista la sosta rifornimento.

Già dopo pochi metri rinizia lo sterrato e ci si rituffa tra gli ombreggiati viali che solcano i boschi montani.

Il fango vero ancora non si è visto, ma ad annunciarlo c'è già l'assenza della polvere che si alzava timida solo nelle ore maggiormente calde del giorno.

Le due settimane che separano questa anteprima dalla cavalcata vera e propria lasciano immaginare che eventuali piogge possano ancora subentrare per donare ulteriori difficoltà e conseguenti soddisfazioni al tragitto già di per se godurioso con il terreno appena umido di oggi.

A fine giro ci fermiamo a mangiare presso lo stesso ristorante (Delfina) che ospiterà il pranzo finale della Motocavalcata.

Un pranzo, il nostro, che definire pantagruelico, sarebbe fargli torto!

Una infinità di antipasti i cui sapori genuini traspirano nettamente l'origine artigianale, sia dei salumi, che dei legumi, delle verdure grigliate piuttosto che la marinatura del pesce (foto a destra).

Due primi... e che primi (pappardelle alla matriciana e squisitissimi gnocchi porcini e tartufo), una varietà di secondi con arrosticini, abbacchio e manzo accompagnati con patate al forno...

Anche se non possiamo garantire che le portate siano proprio le stesse che verranno offerte sulla qualità ci mettiamo la faccia

Il tutto annaffiato da un ottimo rosso che c'ha impedito di usare i bicchieri da acqua anche solo per sciaquarci la bocca (foto in basso)

Ed eccoli qui gli incontenibili artefici di tutto ciò, Giorgio e Gabriele in tutto il loro splendore, simpatia incontenibile ed una passione senza limiti per l'enduro che li ha portati ad andare a segnare il percorso da soli in sella ad una vecchia XT600

Pennanera usa gli stecchini degli arrosticini come bacchette per mangiare gli ultimi bocconi di manzo.

Foto a sinistra: scherzosa e simpatica la cameriera che ci serve mentre porta in tavola il millefoglie!

Amari, grappe, e ammazzacaffé a gogò chiuderanno la festa

Ultimi minuti di relax passati fuori dal ristorante dove scopriamo che Gabriele ha forato la ruota anteriore, la cosa comica che aveva sostituito la camera il giorno prima ed il meccanico gli aveva scherzosamente scritto sulla fiancatina "hai forato?"

Gabriele di risposta lo aveva minacciato in caso di ulteriore foratura, sono curioso di sapere come sia andata a finire

Non vi resta che affilare i tasselli, avete davanti due settimane per trovare una buona scusa con le vostre compagne/mogli per regalarvi una domenica da leoni, anzi, da Aquile!!!

Bellissimo il percorso e sconfinata la passione che ci mettono gli organizzatori, come non invitarvi tutti a mettere alla prova questa macchina del divertimento?

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