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Toscana Enduro Happening 2010

Come passare un WE lungo dal venerdì alla domenica di fine febbraio in un contesto spettacolare, con tanti "colleghi di tassello" e allietati da un'ottima cucina? La risposta è semplice, tenetevi pronti al Toscana Enduro Happening di Sarteano (SI)

Il T.E.H. è una formula nuova e strana, non è una cavalcata, non è un giro tra amici, non è un fine settimana in agriturismo ad abbuffarsi di cibarie tipiche, ma è un pò di tutte e tre le cose.

La location è la sugestiva Abbazia di Spineto che è stata ristrutturata e adattata ad agriturismo e dove, durante l'anno, si organizzano convegni, congressi, simposi e presentazioni. Un ambiente accogliente e lussuosamente rifinito.

Gli enduroboys vengono ricevuti qui una volta all'anno e divisi in gruppi di 7 piloti accompagnati ogni gruppo da una guida.

Guide esperte e di tutto rispetto come l'amico Angelo di EnduroeXtreme (foto in basso) o il grandissimo Giò Sala

Quest'anno mi sono fatto accompagnare dall'amico fotografo Luca (foto in alto) che mi ha aiutato a recuperare un pò di materiale fotografico per realizzare un reportage su Endursta

Compagni di smotazzata sono stati i simpaticissimi ragazzi di eNduRoxXx con cui ho diviso sudore e fango per la mattinata del sabato (foto in alto Pablo a sinistra BadMAx)

Quasi 100 moto al via tra cui un gioiellino inaspettato e sorprendente, una Husquy TE 510 Centennial, la moto prodotta in edizione limitata per il centenario Husqvarna e realizzata tutta in titanio, carbonio e pezzi ricavati dal pieno, uno spettacolo da vedere (foto in basso)

Al T.E.H. ci sono tre percorsi differenti da 50 km circa da fare uno la mattina, uno il pomeriggio e l'ultimo la mattina seguente. I nomi sono chiaramente evocativi delle insidie che ogniuno di loro cela "roccia", "fango" e "acqua".

Partiamo con la roccia e ci ritroviamo a prestare assistenza al grosso dei partecipanti lungo una mula insidiosa fatta di sassi e creta dal grip estremamente precario.

Con gli amici di EnduroXXX assistiamo a scene apocalittiche ed incerti del mestiere come la rottura del braccialetto frizione del DRZ delle foto che seguono.

Durante la pausa pranzo cominciamo ad assaporare l'aspetto più tipicamente enogastronomico del WE, un tuffo tra sapori genuini resi stuzzicanti da accostamenti anche inusuali.

Foto a destra il fortunato proprietario della TE 510 Centennial descritta sopra.

Dopo aver ricaricato le energie a tavola qualcuno si concede un ultimo momento di relax prima di tuffarsi nuovamente lungo i percorsi dentro la tenuta.

E' per me lora di affrontare insieme all'amco Angelo il giro dell'acqua lungo il percorso di un fiume tra guadi e fangoni davvero divertente!

Rientrati a sera si ha subito un primo conforto con la distribuzione di cioccolate calde direttamente nel parco chiuso (foto a destra)

Tra fango e cioccolata le tonalità marron trionfavano!

E finalmente si affronta la più ardua delle prove, la cena a buffet itinerante tra le cantine del chiostro dell'abbazia, trionfo di salumi, formaggi e prodotti tipici toscani, tutto ampliamente innaffiato da ottimo vino.

E a fine cena, dopo aver ben bene pressato le tante leccornie degustate mi spertico in una chiacchierata di due ore e tre bottiglie di brandy con il nostro Giò nazionale che mi ha fatto divertire, ma soprattutto bere, io non so come faccia ad essere così tosto, secondo me almeno un paio di Campionati del Mondo di Alcolismo li può ancora vincere a mani basse!!

...a fine serata io ero morto

Ultimi momenti di defaticamento alcolico vicino al camino e via a nanna per prepararsi all'ultima fatica della domenica. (Foto in basso Luca come pinocchio)

L'indomani i segni d'affaticamento fisico/epatico sono ben visibili sui volti di tutti, tant'è che la gara sul fettucciato sarà annullata causa assenza di concorrenti.

Chi non farà il giro, però, un pò di gozzoviglio tra le fettucce se lo sparerà lo stesso, della serie "non ci facciamo mancare niente"

Non resta che mettersi in fila per lavare la moto, caricare i carrelli e pranzare prima della partenza per il viaggio di ritorno...

Due giorni di fatiche lasciano il segno e c'è chi approfitta dell'attesa all'idropulitrice per cercare di recuperare un pò di forze (foto a sinistra). Tanti infatti erano gli enduristi stremati dalla impegnativa due giorni full immersion!

Al pranzo finale ci troviamo in una tavolata di tutti parmigiani e non perdiamo l'occasione per goderci la buona cucina dell'abbazzia e riprendere per la coda la sbornia del sabato.

Un saluto ed un ringraziamento a Giò Sala, Angelo e Nicola (foto a destra) l'organizzatore del Toscana Enduro Happening che, oltre ad essere cordialissimo e istrionico è anche un maniaco della perfezione creando giri belli e riuscendo a controllare tutto l'andirivieni dei piloti durante tutti i momenti della manifestazione, coordinando ristori, pasti e appuntamenti in maniera impeccabile.

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