Long Raid, letteralmente "lunga cavalcata",
potrebbe sembrare il titolo dell'ultima fatica di Rocco Siffredi
dedicata al mercato anglosassone, ma non è così!
Si tratta di una tra le più fantastiche motocavalcate
d'Italia organizzate dal MC Castelraimondo, lo stesso che prepara
alcuni dei più bei percorsi dell'italiano motorally ed
i passaggi delle prove extreme del campionato mondiale
enduro. L'egregio lavoro svolto un pò
nell'ombra e lontano dal clamore mediatico, fa di questo gruppo
d'appassionati riuniti in forma associativa un manipolo di pragmatici
dell'enduro che badano molto più alla sostanza delle
cose che non alla forma.
(Posaja con lo sguardo cattivo ed il
pile di Muz)
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Ma, come ormai consuetudine andiamo per
ordine ed iniziamo a raccontarvi come e perchè nasce questa
nuova avventura.
Colui che metterà la pulce nell'orecchio
al sottoscritto è l'amico Levoski, padovano appassionato
da sempre del Carpat
Rally e che, di tanto in tanto, riusciamo ad incontrare a
metà strada con la scusa di farci una motocavalcata insieme.
E' lui che mi chiama una decina di giorni prima e mi dice (col
suo accento romano stile Massimo Boldi): "...a Fabbbio, che
ce vieni a CasteRaimondo a fatte stà motocavarcata? Viè
pure er Mario", riferendosi con questo all'amico in comune
Ciaccia. |
L'occasione per farci questa smotazzata
è ghiotta (è da Anghiari 2004 che non ci ritroviamo
tutti e tre assieme in moto) e detto fatto, mi organizzo con alcuni
amici per la trasferta.
In tutto ciò il Mario mi chiama
per chiedermi di andargli a recuperare un preziosissimo pile in
pelo di brugna che ha dimenticato nella casa romana di sua zia
Giulietta. Io ci vado, ma per tutto il tempo terrò il buon
Mario in tensione psicologica annunciandogli per telefono che
le favolose caratteristiche del suo capo tecnico mi convincono
ad impadronirmene con la forza, al solito lui non si fiderà
dell'amico e resterà teso fino alla consegna.
(particolare della sosta all'Autogrill
per il "pasto dello sportivo", stinco di maiale e patate) |
Da Roma con me partiranno il mitico
Marco XXL (nick conquistato sia per la stazza che per la moto,
Honda XL600 per l'appunto), RV ed il nuovo compagno di giochi
Mezzogiro, con cui già avevamo condiviso un' uscita in
quel di Tolfa tempo addietro.
Viaggio di gran lusso a cui noi enduristi
della domenica non siamo abituati. Marco, infatti, ha una ditta
di trasporti e, per raggiungere la cittadina marchigiana, metterà
a disposizione uno dei suoi camion, comodissimo per questo tipo
di tragitti sia per la facilità che per la capacità
di carico.
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RV, dal canto
suo, si presenterà con il suo camper attrezzatissimo (nel
vano garage/gavone ha una vera officina) e con carrello attaccato,
carico del Kappone suo e di quello di Mezzogiro, ci incontreremo
ad un Autogrill dopo Narni.
Ma soprattutto la sua casa viaggiante
è dotata di un frigo meraviglioso riempito per l'occasione
con birra, limoncello e amaro, cosa volere di più???
Lo schiavo (lo spiego meglio per chi
non lo avesse già intuito) è la povera formica operaia
che Motociclismo Fuoristrada sovvenziona per aiutare i suoi fotografi
più pippe alla guida a superare gli ostacoli, spingendo
o addirittura portandogli su dalle mulattiere il mezzo (ovviamente
si tratta di prassi inquanto il buon Mario, da quando ha frequentato
la Fasola school, non ne ha più bisogno).
Dopo le presentazioni di rito ci accomoderemo
nel favoloso camper di RV, ma non prima di una Beer session
che finirà verso le due e mezza del mattino (ce stava proprio
tutta!!). |
Arrivati a Castelraimondo allincirca
verso mezzanotte, ci incontriamo con Mario e il nostro amico
Granito (che Mario chiama con disprezzo "Perfetto"
per via del suo cognome-Perfetti) che gli farà da "schiavo"
durante il reportage fotografico del giorno dopo.
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Poco male, qui ci incontreremo con Levoski
ed il suo amico "Ciclista" e inizieremo la preparazione
per la cavalcata tra risate, abbracci e foto di rito. |
Il giorno seguente ci svegliamo di buon ora perchè
il Muz (come viene chiamato Mario) ci ha detto che dobbiamo
iniziare il percorso prima della partenza ufficiale, lui al
solito porta il consueto ritardo nervoso da adolescente puttanella
che aspetta ansiosa le mestruazioni e quando siamo sul piazzale
ancora non ha lasciato l'albergo...
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I quasi quattrocento (tra iscritti
ed imbucati) creeranno una serie di tappi (a dire il vero abbastanza
scorrevoli) localizzati nei primissimi tratti di sottobosco
all'attacco delle mulattiere che risalgono verso l'appennino
umbro/marchigiano
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Alla fine riusciremo a partire davanti al gruppo, ma
solo dopo aver fatto posticipare di circa un quarto d'ora lo
start ufficiale
(enduristi in coda...)
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Durante uno di questi tappi mi sentirò
chiamare dal simpatico endurista indicato dalla freccia. Claudio,
questo il suo nome, lo avevo già incontrato durante la
Motognoccata dell'anno scorso e faceva parte di un gruppetto
di enduro riders tra cui il medico ritratto in una
famosa foto pubblicata su MF dove è intento a massaggiare
il malconcio ginocchio del Ciaccia che, detto tra noi, c'ha
provato lamentando dolorini fin verso su all'inguine (come la
cosa sia andata a finire, nessuno lo seppe mai), della serie
"com'è piccolo il mondo dell'enduro".
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(mulattiere marchigiane)
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Dopo le prime salite la situazione
viabilità migliora di netto e si inizia ad affrontare
una sugestiva serie di sepentine di terra tra i prati verdi
e saliscendi nel bosco.
La guida è piacevole e non impegnativa
e la giornata è perfetta in stile "primavera in
fiore".
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Foto della serie "schiavo/padrone",
Mario ha sete, ma non si è portato l'acqua... Granito è
costretto a fargli ciucciare liquido prezioso dal suo Camelback
(la scena si chiuderà con un "grazie", ma non
sarà Mario a proferirlo, egli si limiterà a rispondere
con un grigno sommesso e uno sguardo stretto e minaccioso Bud
Spencer style), che vita di merd@!!!
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Altro piccolo strappetto di mula, altri
rallentamenti, ma fortunatamente marginali
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Su questo sperone Mezzogiro avrà
una piccola incertezza e Granito, ormai immedesimato nel ruolo,
correrà in suo soccorso (aiutare gli amici del padrone
fa piacere al padrone) |
Ma tanta crudeltà verso le bestie
non può restare impunita e questo endurista in sella
ad una Husqy 125, impennando per venir fuori dal brutto, per
poco non accoppa il Mario che era proprio difronte alla ruota
anteriore appostato a scattar foto
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Sempre nello stesso punto incontriamo
questo losco figuro, che capitaneggia un gruppo di motoalpinisti
tutti in camicia e cravatta, lui addirittura col sigaro in bocca
e l'espressione serena di chi non fatica e se la ride...
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Proseguendo le difficoltà vanno
via via crescendo, ma in maniera graduale così che i
più impreparati vengono mano a mano rallentati e lungo
le mule successive non troveremo quasi code.
Ma ecco il passaggio più bello
della giornata, una mula di gradoni in discesa... è lunghissima
(sicuramente oltre due chilometri) ed i salti di roccia si susseguono
senza respiro, mi ricorda quando a sedici anni, in pieno agosto,
scendevo in moto le scalinate della chiesa di Guidonia. In piedi
col sedere arretrato e la moto che sotto balla ritmica come
in una danza africana... una goduria senza nome!!
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(comitiva della spinta lungo una breve
risalita nel bosco - si abbassa la pressione delle camere d'aria
per aumentare il grip sullo scoglio viscido)
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L'attraversamento di un ponte pedonale
su un ruscello segnerà la conquista dell'asfalto verso
l'appuntamento col ristoro di metà giro.
In prossimità della via bitumica
sempre presente ed efficiente l'organizzazione pone personale
che agevola l'ingresso in carreggiata, mensione d'onore alla
protezione civile anch'essa attiva sul campo a prestar opera
per aumentare la sicurezza.
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Ma prima di addentare l'agoniato
panino ci aspetta un'ultimo trasferimento di circa dieci chilometri
scorrevolissimi e piacevoli (nella foto sotto vediamo RV e Mezzogiro
procedere appaiati come cowboys lungo questo tratto)
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Arriviamo ad un fontanile dove ci incontriamo
anche col mitico +iva, il Re dell'enduro dei monti Cimini, che
in sella alla sua WR 250 2t ci fece già da cicerone nella
motopasseggiata di questa estate Tanto
pé girà
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Eccolo ripartire impennando
come lui sà...
Mentre +iva impenna via, io Mario e Granito
ci cimentiamo in un innaturale accoppiamento a tre, con loro due
che limonano proni sul fontanile. Finirà tutto dopo una
breve, ma intensa sessione di fistfucking e la soddisfatta
foto finale in cui tutti e tre sorridenti ci prepariamo a ripartire
(foto a destra). |
(notare lo sguardo innamorato di Mario)
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Un insolito quanto affascinante incontro
con una mandria di buoi e lo spettacolo mozzafiato delle sterrate
che solcano le grasse colline erbose ci scortano inesorabilmente
verso l'area ristoro e rifornimento benzina |
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Panini vino e dolci a volontà,
finalmente si ragiona!
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RV mostra i segni di un'incertezza di guida...
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In questa tappa di metà percorso
recupereremo anche MarcoXXL, rallentato dalla rottura del braccialetto
leva frizione oltre a Levoski e al suo amico Ciclista.
La defezione di tanti piloti per sfinimento,
ci permetterà di procedere tutti insieme per la seconda
parte senza perderci nuovamente di vista
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I panorami si fanno altamente sugestivi
su piste poste a corona intorno al cucuzzolo delle montagne
dominando dall'alto tutta la valle.
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La maggiore tranquillità dovuta
al minor numero di moto sul percorso ci permetterà di
rilassarci un pò scambiandoci i mezzi, io resterò
stupito dalla facilità di guida del KLX300 del Levoski
e Mario cadrà folgorato dalla goduria di impugnare il
manubrio del mio lattugone...
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Qui a sinistra vediamo Marco rincuorato
da questa seconda parte di giro, molto più simile ad
una uscita tra amici, dopotutto questa è stata la sua
prima motocavalcata e , con l'esclusione di un piccolo taglio
di percorso, se l'è fatta tutta cavandosela egregiamente.
Ecco una foto che farà tacere
le male lingue che ironizzano favoleggiando sulla circostanza
che la mia moto si regga con le fascette. Domenica ne ho messa
solo una in un punto tutto sommato poco sollecitato... l'attacco
della sella!!!
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Al termine di una serie
di sentieri adagiati come bisce sui costoni di queste colline
riprendiamo il sottobosco
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Come se un santo avesse udito le mie
preghiere ci ritroviamo su una scalinata di pietre simile alla
prima, più corta e scorrevole della precedente, ma non
di meno bella, i livelli di libidine arrivano a concentrazioni
tali da poter risultare ad un controllo anti doping |
Ancora pochi chilometri
di goduria ed una foratura imprevista ci separano dalla conquista
del pasto finale, con due ottimi primi, salumi, porchetta, vino,
liquori e dolci tipici. Inutile a dirsi, siamo arrivati ultimi
come al solito e la carne alla brace era finita, ma, ci scommetto,
eravamo i più felici!
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Mario durante il pranzo viene anche
abbordato da un suo esuberante fun in evidente stato di ebrezza
estatica che gli dice:"sei il mio mito... quello di Vino
e Tassello" confondendolo con il Polpo o Cascioli
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Un ringraziamento tutto particolare d'obbligo
và a Marcello aka NALOMA che c'ha fatto da contatto ed
ha supportato in maniera significativa la logistica dell'evento
(lo vediamo quì sotto intento nelle operazioni di iscrizione)
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Nella foto quì a sinistra potete
ammirare il Muz e Leva con lo sguardo stanco, ma soddisfatto
degli sposini al risveglio dalla prima notte di nozze...
Un altro ringraziamento và al
simpatico presidente del MC Castelraimondo Maximiliano (ritratto
nella foto in alto) che, oltre ad averci assistito e servito
di tutto punto ci ha fatto l'onore di aprirci il suo garage
colmo di Vespe antiche, restaurate, da restaurare e in lavorazione,
oltre che a MV Augusta, Gilera Grimeca, Bianchi cross 175, Harley
Davidson, SWM, Ancillotti e chi più ne ha più
ne metta... una vera mecca del regolarista!!
In conclusione cosa dire a tutti quelli
che vorrebbero partecipare alla prossima edizione della Long
Raid e che ancora non hanno avuto la fortuna di prendervi parte??
Fate di tutto per esserci!! I percorsi sono sublimi, l'organizzazione
è eccezionale e, se avete la fortuna che abbiamo avuto
quest'anno, con un sole tiepido ed un gruppo di amici simpatici
potrebbe diventare anche per voi uno dei ricordi più
belli legati alla passione per l'enduro.
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Appuntamento per tutti dunque al 2007 per la sesta
edizione e...
BUON DIVERTIMENTOOO!!!!
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